Microinfusore

27 anni or sono, nella provincia di Bologna, fui il primo a provare un microinfusore di insulina; debbo dire che allora l’esperienza non fu favorevole per diversi motivi: il primo era la portabilità dell’apparecchio, che allora era alquanto ingombrante, la seconda legata al fastidio dell’ago che non andava tanto per il sottile, e mi ha provocato delle piccole piaghette nella zona addominale ancora oggi visibili; infine il controllo della glicemia era all’inizio buono, ma poi col tempo si erano verificati dei problemi di assorbimento dell’insulina, con conseguenti sbalzi iperglicemici.

Oggi sono incuriosito dall’evoluzione tecnologica e confortevole dei nuovi microinfusori e, con particolare evidenza, dagli strumenti di ultima generazione che promettono un  della glicemia sulle 24 ore.