Col diabete si comincia con una, poi due, tre e…si perde il conto. Sto parlando di farmaci, sotto forma di pastiglie e non solo. Ormai è diventato un obbligo, c’è una visita medica e zac una pastiglia. Il problema di fondo, che resta sempre aperto, riguarda l’interazione di questi medicinali non solo con il nostro organismo, ma col diabete stesso e magari l’insorgenza di altre malattie. Come al solito noi siamo al centro del mercato (farmaceutico): di insulina ce ne sono di vari tipi e miscele; di ipoglicemizzanti orali non si trova più il conto; insomma siamo un affare, un business, oppure delle persone da curare? Quello che manca dalle nostre parti è un organismo serio e indipendente, in grado di dare una informazione completa sui problemi e controindicazioni presenti nei farmaci in distribuzione: prescrivibili o no.
La miriade di prodotti in circolazione, e la presenza di altrettanti canali di distribuzione, richiede non solo un controllo ma anche una raccolta e diffusione di informazioni credibile.