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In questo frangente della mia vita col diabete ho acquisito alcune cose interessanti per migliorare la condizione di salute e contestualmente l’armonia nel diabete, a cominciare naturalmente dalla tavola. Per raggiungere questo risultato ho tratto giovamento dalla diversificazione nella distribuzione dei carboidrati lungo i pasti. Ad esempio: a colazione un frutto al posto delle fette biscottate; a pranzo sempre un primo asciutto con verdura; a cena un primo umido con secondo a scelta a base di legumi, o formaggio, oppure carne e verdure col pane. Questo combo alimentare mi consente di perseguire un buon equilibrio della glicemia, ovvero di evitare le ipoglicemie notturne e iperglicemie al risveglio. Da questa autogestione alimentare quale sintesi si può trarre? Semplicemente una cosa: la variazione dei piatti, dei cibi è non solo un beneficio per il buon andamento del diabete, e questo lo si vede dai dati della glicemia, ma rappresenta anche uno stimolo per tutto l’organismo e per non cadere in una depressione da dieta, per via della monotonia del/dei menù.