Capita, più o meno sovente, di essere presi dallo sconforto, dalla tristezza per la nostra condizione diabetica? Ebbene sì ammettiamolo può capitare: e abbastanza conseguente che ciò accada nel corso della vita di tutti i giorni, e non è un’esclusiva del diabete soltanto, ma direi di tutto il genere animale. Comunque per tornare al diabete e per chi lo vive in nero, oggi vorrei dare alcuni spunti di riflessione circa l’essere diabetico. Il diabete per una persona può essere una risorsa. No non sono impazzito, ma vivendo la condizione in positivo, questa malattia va a rappresentare una sfida da accettare, perché mette in gioco noi stessi con degli elementi che dobbiamo imparare a gestire da noi, cose come: regole di vita, disciplina; rappresentano valori da prendere in carico quotidianamente, e non saltuariamente. Il diabete richiede rispetto e amore di noi stessi in primo luogo, e di converso degli altri. Di tutta quella umanità che ogni giorni ci fa vivere col diabete, è non e solo personale sanitario. Per questo affermo che il diabete è una risorsa e non una condanna, se lo si impara a prendere per le corna. Se invece lo si vive in completa anarchia o autarchia allora ogni riflessione è di per se superata, come questi miei ragionamenti.