Ipo

Con l’ennesimo episodio ipoglicemico voglio rendere conto di una condizione molto fastidiosa causata dal diabete: la fotofobia, difficoltà di mettere a fuoco le immagini e soprattutto il testo scritto; tutto questo, ad esempio, mi è capitato l’altra mattina presto in ufficio; me ne sono reso conto perché dovevo immettere dei dati nel computer e facevo fatica a trovare i caratteri nella tastiera, e siccome ho degli occhiali nuovi da poco tempo, in un primo momento imputavo a questi il problema, poi ad un controllo della glicemia scoprivo di avere 39 mg/dl.

Per combinazione non c’era ancora apertura al pubblico, e quindi sono riuscito a venirne fuori in autonomia; ma l’ipoglicemia si è presentata circa sei volte negli ultimi cinque anni sul posto di lavoro; prima non avevo mai avuto eventi ipoglicemici nel contesto lavorativo.

In più occasioni all’ipoglicemia è seguito il ricovero in ospedale: la cosa più dura da affrontare è stato il senso di vergogna dopo, alla ripresa, quando ti rendevi conto di quello che era successo; in quanto le prime volte in un determinato ambiente mi creano una forma interiore di inquietudine. Di ipoglicemie nell’arco di 45 anni con il diabete ne avrò avute una media di 15 episodi all’anno, per un totale pari a 675 volte; ma ad ogni occasione in cui si ripete la manifestazione è sempre un trauma. Che sia per la mia natura timida?

La mia fortuna è costituita dall’essere impiegato in ufficio, senza correre il pericolo di creare danni estremi ad altri oltre che a me; ma non sempre è così, quindi nel lavoro diventa doveroso comunicare al datore l’essere diabetico – sia per una informazione di base che per dare gli strumenti necessari alla bisogna (vedi ipoglicemia).

Ciao Pizza Blue Monday 15 gennaio Giornata mondiale della Neve