Un tempo quando arrivava il mese di agosto mi rompevo letteralmente le balle, tradotto in un linguaggio più decente: mi annoiavo; oggi questo periodo dell’anno rappresenta, per me che lo vivo in città, un momento per vivere l’ambiente circostante senza la frenesia che resta presente negli altri giorni. Il caos, la confusione senza una ragione non mi sono mai piaciuti e questa è una costante della mia vita. A proposito di costanza lo ribadisco un’altra volta: nella vita con il diabete rappresenta un fattore determinata per gestire con successo la malattia. La considerazione è valida per tutti quei diabetici e quelle diabetiche che se ne fregano per scelta o perché allo sbando. Ma forse ho scritto una stupidaggine? La cosa è molto probabile perché quando una persona si trova con la vita che non gira come vorrebbe, difficoltà e stress continui, problemi di socializzazione e relazione; in questi casi i problemi sono a monte e il diabete viene trascinato a valle, anche se poi riprenderlo diventa difficile, ed in alcune situazioni estreme impossibile.
Ma a volte i tempi ci cambiano, quando scrivo queste cose le riporto in quanto le situazioni che sto descrivendo sono passate davanti e dentro di me; poi per fortuna il vento è passato, non mi ha spazzato via e sono rimasto a scrivere di queste cose. In tutto è comunque sempre il tempo a dominare e fare da padrone; questa unità di misura inventata dall’uomo per quantificare la nostra vita, che regola ma al tempo stesso tiranneggia. Sarebbe bello poter dire che del tempo non importa nulla, e agire di conseguenza.