A forza di essere auto controllato nei vari aspetti che interessano la vita con il diabete (glicemia, insulina e carboidrati), mi rendo conto a volte di poter essere una palla al cospetto degli altri; sarà una mia estemporanea fissa mentale, forse? Non fare e darmi la risposta per dirla alla Marzullo, ma qualche volta questo interrogativo emerge dai miei pensieri.
L’essere auto controllato può apparire per qualcuno come una forma di mania estrema, ma in fondo cosa m’importa quando ciò che conta è cercare di vivere la mia esistenza nel modo più decoroso possibile, e già questo sarebbe un gran bel risultato per me.
D’altronde nella vita con il diabete non ci sono al momento grandi alternative: o stai auto controllato, o stai fuori controllo; e la condizione di questa patologia che per essere monitorata richiede una presenza attiva e coerente del diabetico; ignorare queste semplici ma basilari regole significa mettere a repentaglio la propria crescita, perché questo ragionamento lo proietto verso i miei colleghi diabetici di tipo 1 in età adolescenziale o comunque giovani adulti.