tristezza

Ogni occasione è un pretesto per parlare di diabete direte voi che leggete questo blog: può darsi? Ma oggi mi preme affrontare un passaggio delicato della mia vita: cosa si prova quando ti viene a mancare una persona a cui ti sentivi molto, molto, moltissimo legato?

Io ho provato un grande senso di dolore nell’anima e nel fisico. La sofferenza dell’anima e inguaribile se non forse col tempo, ma questa e una cosa che dipende da ciascuno di noi, io avendo una memoria impressionata da vari traumi relazionali non riesco mai a riassorbire un trauma, un’emozione, e questo dato si riversa in modo pesante nel mio organismo, esempio: forte rialzo della glicemia e della pressione, pulsazioni. Non ci posso fare niente ormai sono così e resterà tale la mia condizione fino alla fine dei miei giorni.

Oggi ho voluto dedicare questo spazio della mia vita privata in modo pubblico perché penso che cercare di vivere la propria esistenza in armonia sia un buon obbiettivo, ma nel durante succedono cose inaspettate le quali ti stramazzano al suolo e fai fatica a rialzarti, o addirittura non ti rialzi più.

Un pensiero su “Morire dentro e morire”
  1. Io non sono diabetica, ma penso che queste considerazioni contengono un valore universale e comunque ho provato qualche anno fa una sensazione simile a quella da te descritta quando è venuto a mancare mio padre, e ancora oggi l’eco di quel momento echeggia nel mio cuore, nella mia mente.

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Ciao Pizza Blue Monday 15 gennaio Giornata mondiale della Neve