A come accettazione. I come iniziazione. Sono queste le due parole chiave nella vita con il diabete, senza la presa in carico di questi “comandamenti del diabetico” tutto il processo esistenziale è per forza di cose in salita, fatto di problemi e complicazioni. Non è facile però è tutto qui. D’altronde in ogni fase della nostra vita l’inizio di un’impresa rappresenta quasi sempre uno stress, una forte emozione, negativa o positiva che sia: il primo giorno di scuola, il primo amore, la prima perdita, il primo lavoro, ecc.
Il passaggio basilare nell’accettazione ed iniziazione alla vita con il diabete è di non essere lasciati soli o con una compagnia incapace di essere da sostegno in questa fase delicata di accesso alla nuova condizione, e questo passaggio il più critico di tutti i percorsi per due ordini di motivi: le strutture sanitarie non sono attrezzate nel sostenere i problemi dell’iniziato al diabete: la famiglia o il partner del diabetico anch’essi colti alla sprovvista e impreparati si trovano in difficoltà a capire me gestire il quotidiano. All’interno di questa condizione potrebbero giocare un ruolo importante i diabetici già iniziati e responsabilizzati, come figure professionali mancanti nel nostro paese: gli educatori. La presa di coscienza di questi importanti aspetti del diabete è lungi dall’essere raggiunta: spesso ci si affida ancora al passa parola e all’italica convenzione dell’arrangiarsi: purtroppo.