Nel diabete l’ipoglicemia è uno degli eventi più gravi. La cosa che fa identificare l’insorgere di un calo vorticoso degli zuccheri nel sangue, tra gli altri, è un comportamento anomalo: quasi come l’essere ubriaco. Una volta conobbi un diabetico (parlo degli anni 60) che fu portato al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna e in un primo momento venne trattato come un alcolizzato: errori che possono capitare. Durante il corso di un’ipoglicemia il diabetico può pronunciare parole senza senso, ma anche togliersi le eventuali inibizioni comunicative e fisiche: alcuni psicologi utilizzano questi momenti per avere un quadro limpido della personalità diabetica.
Si potrebbe dire, parafrasando gli antichi romani, da “in vino veritas” a “in ipo veritas”; della serie quando sei giù potresti anche compromettere una relazione. Un motivo in più per tenere a bada la glicemia e il suo buon compenso.
A parte l’umorismo quello che ci indica l’organismo non è solo il calo di zuccheri nel sangue, ma anche un impoverimento grave di energia al cervello che deve essere al più presto rimediato a cominciare dalla classica bustina di zucchero con acqua per poi arrivare al glucagone in soluzione pronta, e se non dovesse bastare, con l’intervento del pronto soccorso.