La prima visita di controllo del diabete del 2010 come è andata? La premessa è sempre la stessa: arrivo alle 10.30 a.m. e durante le due/tre ore classiche di attesa ho trascorso il tempo girovagando nei dintorni perimetrali del Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna curiosando tra vetrine di negozi e copertine di libri; siccome non potevo stare fuori tutto il tempo causa rigidità climatica; sono ritornato nel centro diabetologico ed ho passato la parte restante ad ascoltare i racconti di varia umanità dei diabetici anche loro in attesa. D’altronde si sa: il nervosismo dell’attesa fa, tra le altre cose, parlare, e qui da esternare c’è spazio.
Poi finalmente arriva il mio turno: il colloquio con il medico prevede il disbrigo delle pratiche consuete: registrazione del peso corporeo e della pressione arteriosa, analisi del diario glicemico. Il passaggio successivo e centrale è stato rappresentato dalla valutazione delle glicemie con lo schema d’insulina somministrato con il microinfusore (basale e boli dei pasti); poi ancora il cambio dell’apparecchio provvisorio con quello definitivo e la consegna del piano per l’erogazione dei presidi sanitari per il diabete. Sempre in questo contesto io ho consegnato alla diabetologa i referti delle visite specialistiche effettuate nel periodo intercorso tra una visita e l’altra (esempio: emoglobina glicata HbA1c a 6.8). A questo punto la conclusione: la situazione del diabete è tornata in buon compenso complessivo quindi l’assetto dei boli, basali e pasti, è rimasto sostanzialmente invariato. Il primo marzo avviene l’evento atteso: l’installazione del microinfusore defintivo, alisa il Minimed Paradigm Veo della Medtronics, per intenderci quello con l’holter e sensore glicemico; e la prossima visita è fissata per il 28 aprile. Bene, bene.