La vita con il diabete comporta un contatto periodico con la figura del medico diabetologo: nel corso della mia vita di specialisti in questo campo ne ho cambiati, per ragioni sia personali che di avvicendamento generazionale, una trentina (cifra per difetto). Le abitudini con il passare del tempo divengono difficili da cambiare e può capitare di dover scegliere un nuovo medico per svariate ragioni, e premetto subito che non ho nulla da insegnare a nessuno.
La mia personale considerazione su questo tema mi fa dire, prima di fare una scelta sul personale sanitario, come sia necessario avere le maggiori informazioni possibili circa l’esperienza e la reputazione dello specialista. Altri parametri di valutazione al momento non ne conosco e strumenti di “rating” in circolazione manco ce ne sono, quindi dobbiamo arrangiarci.
Altro valore importante per la scelta di un medico è l’attenzione verso il suo assistito, ovvero una ricognizione periodica delle condizioni e diagnostica da fare ed esigere per il controllo del diabete ed eventuali complicanze, oltre alla reperibilità e disponibilità alla comunicazione in caso di bisogno reale.
Ecco questi sono i valori in scala a mio avviso, poi se a questi si aggiunge la carica umana e simpatia la cosa non guasta.