Il fattore Me nella coesistenza con il diabete è imprescindibile poiché porta la glicemia ad avere svariate variabili di valore e quindi a perderne il controllo, poco o molto di Me non importa perché il tasso di zucchero nel sangue possa cambiare tra i 100 mg/dl ed i 200 mg/dl. L’analisi è presto fatta: essere ansiosi e apprensivi aiuta enormemente a destabilizzare il diabete. Un esempio concreto? Negli scorsi giorni ero teso e inquieto per la situazione lavorativa e la glicemia naturalmente non stava capita, poi l’altra sera ho preso dieci gocce di un benzodiazepinico e i valori si sono acquietati rapidamente. Ora sia ben chiaro riuscire a governare questi processi mentali in me non è facile, come del resto tutte le mie dinamiche, ma essere consapevole di quanto mi sta accadendo, fare fronte e porvi rimedio può essere non solo utile ma necessario. L’impiego di un farmaco lo reputo l’ultima strada per cercare di evitare discese rapide della situazione: magari fermarsi un attimo a pensare può giovare.
Il riepilogo di questo passaggio della mia vita con il diabete porta dire che occorre affrontare le giornate con maggiore distacco, e cercare di pensare meno e cogliere l’essenza della vita cercando di evidenziare gli aspetti che danno energia e postività.