La gestione del Medtronic Paradigm Veo, ovvero sensore più microinfusore richiede la calibrazione dell’Holter con glucometro attraverso un controllo della glicemia ogni 12 ore; i primi tempi non avendo ancora ben inquadrato tutta la faccenda, calibravo lo strumento ogni sei ore poi ho finalmente capito che bastavano due volte al giorno per ottenere un buon risultato di affidabilità dei valori e di conseguente buon compenso del mio diabete. L’arrivo dell’estate, e quindi del caldo, sta cominciando a mettere in luce un fatto che fino ad ora pensavo solo in teoria: la tenuta dell’adesivo ferma trasmettitore, sì comodo perché non da molto fastidio in presenza di peluria nell’area di collocazione dello strumento, ma al momento poco aderente e con l’aumento della temperatura si scolla facilmente.
E mentre impiego il mio bel microinfusore con sensore osservo che altre aziende produttrici di analoghe strumentazioni promettono di lanciare prodotti analoghi: vedi la Roche, l’Omnipod solo per citarni alcuni, e come ho già scritto di recente le tecnologie in questo settore andranno sempre più a perfezzionarsi ed essere men o invasive, più automatiche. La speranza che conservo dentro di me riguarda la possibilità di una più ampia accessibilità a queste strumentazioni in presenza di un’adeguata consapevolezza e addestramento circa il loro impiego, oltre ad una riduzione dei costi dei materiali di ricambio che ad oggi restano molto onerosi.
Altro elemento che mi piacerebbe poter riscontrare è un contatto privilegiato con i produttori per poter mettere in evidenza non solo le luci, ma anche le ombre ricadenti su questi strumenti così da poter migliorare sempre tutta la dotazione: fino a questo momento non ho avuto riscontri in tal senso.