La prima settimana di vacanza a metà di si chiude e la sintesi è prematura per dire se il diabete con il microinfusore e sensore glicemico si trova meglio sotto il profilo del compenso e dell’impatto alimentare, nonché del consumo energetico; certo l’attività fisica è fondamentale e aiuta a mantenere l’organismo in salute, ma il punto non è la vacanza bensì tutto il resto dell’anno da affrontare.
L’essere fuori da tutto, avere un poco di stacco ed evadere con la mente rappresenta un momento da sfruttare per recuperare ossigeno: ma occorre assolutamente essere in vacanza per farlo?
Sono dubbi che vengono e ho sempre avuto. Io ritengo che la cosa veramente importante sia stare bene con se stessi e con gli altri, quando ciò avviene il luogo di per sé poi non ha importanza; per me la priorità e un luogo dove ti puoi raccogliere con l’ambiente circostante e sentire l’unitarietà del tutto, il silenzio dell’alba e il mistero del tramonto: emozioni queste che oggi non è possibile più percepire nel nostro ambiente quotidiano, e anche nell’habitat montano o isolato cominciano ad essere sempre più difficili da trovare luoghi contemplativi unici.
Non so se è il diabete, ha richiamare questo bisogno? Ma lo sento oggi più che mai vivo.