Microinfusore e calore, in altre parole la mia domanda cui non riesco a trovare una risposta, è: a fronte di una temperatura esterna di 36° la cartuccia e relativo kit d’infusione con l’insulina dentro riceve un danno e quindi la qualità di farmaco iniettata perde parte del suo principio attivo? L’interrogativo mi sorge fresco, fresco, si fa per dire, poiché proprio in questi giorni registro una certa difficoltà a mantenere in equilibrio la glicemia e di converso il diabete. Le precedenti volte avevo ipotizzato a un problema di stress, ma francamente ora penso che la causa provocante, il mio stato noi sia dovuto a fattori di pressione.
Questa è la mia prima estate con il microinfusore ed essendo l’anno della prima volta è lecito porsi degli interrogativi che non sono marginali al contesto, e le ricerche nella rete non mi hanno dato risposte in merito: oppure sono io che sono incapace a trovarle?
Un mio amico molto propositivo mi ha suggerito di trasferire temporaneamente la mia dimora in grotta: potrebbe essere una soluzione? Intanto che trovo un anfratto adatto magari mi vengono altre idee ancor più rinfrescani e praticabili.