Un nuovo sensore glicemico impiantabile sottocute promette un giorno di eliminare i controlli del tasso di zucchero nel sangue. Il nuovo dispositivo è stato testato per più di un anno nei suini, e i risultati sono stati soddisfacenti senza bisogno di ricalibrare quotidianamente la glicemia. L’azienda che sta lavorando per realizzazione di questo strumento è la Glysens. Le realtà scientifiche impegnate in questo campo sono diverse, dal celebre MIT, quindi le speranze di un a concretizzazione verso uno strumento valido nella direzione di un controllo glicemico non invasivo sembrano promettenti.
Per sgombrare il campo dalle facili illusioni di una rapida comparsa dello strumento sul mercato occorre dire che sono ancora molti i passaggi di verifica da fare prima che questi aggeggi si rivelino pronti per un impiego ottimale. Il sensore glicemico che impiego io assieme al microinfusore Medtronic Veo oltre ad essere invasivo richiede almeno due calibrazioni al dì, e la qualità del risultato a confronto col glucometro e discreta ma non eccellente. Comunque sia è evidente che una via si è aperta e non si torna indietro, per fortuna!
P.S: Non ho fatto in tempo a scrivere questa riflessione che già comincia lo strombazzamento mediatico attorno al fantomatico apparecchio, la cui uscita viene data per certa. La cosa singolare è la seguente: i media USA danno il sensore in questione ancora in fase sperimentale, mentre i nostri affermano il contrario. L’Italia dei misteri continua a prevalere a discapito della trasparenza informativa.