Oggi vado a consulto dal reumatologo circa la manifesta riaccensione dell’infiammazione da artrite reumatoide: da alcuni giorni l’alluce del piede destro e sinistro, il polso della mano destra e il ginocchio sinistro sono dolenti, e per far fronte a questa situazione ho applicato nelle parti interessate del ghiaccio oltre ad assumere delle compresse d’analgesico alla bisogna. La situazione richiede di essere monitorata per due ordini di motivi: le possibili sinergie tra diabete e artrite reumatoide, la particolare attenzione richiesta dal piede così da evitare l’apertura dalle estremità di processi infettivi tali da arrivare a compromettere l’arto.
La nota positiva è rappresentata dall’ottimo compenso glicemico e del diabete, ma in queste situazioni gli equilibri sono molto delicati e facili da interrompersi, allora tutto va sempre seguito e la noncuranza deve essere bandita a priori. La cosa negativa è data dalla riattivazione dei dolori e dell’infiammazione a poco più di un mese dalla conclusione del ciclo terapeutico con l’Enbrel, il potente farmaco biologico anti erosione che prendevo dopo l’insuccesso del trattamento con il Remicade. Tutto questo perché il cortisone non lo posso prendere per lunghi periodi in quanto fa scompensare la glicemia e non solo.