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I giorni passati hanno visto il risveglio del dolore da artrite reumatoide riprendere vigore e a seguito della visita reumatologica fatta lo scorso giovedì, il medico ha deciso per la ripresa della terapia con il farmaco biologico Enbrel. Un fatto positivo alla presenza del processo infiammatorio artritico è rappresentato dalla conservazione della stabilità glicemica, anche se la media dei valori si è leggermente rialzata a 171 mg/dl, ma siccome nel recente passato questi dati erano ben più alti a oggi, il confronto non può che essere positivo.

Uno dei si fa per dire, vantaggi portati dal diabete di lunga conservazione sono la riduzione della percezione al dolore, effetto della neuropatia diabetica silente ma presente; ma in queste ore l’effetto del male sulle articolazioni e giunture è marcato e forte: certo cerco di tamponarlo come posso con farmaci e applicazioni di ghiaccio nelle parti dolenti, ma il tutto si fa duro da affrontare, in particolare al momento del risveglio. Ora prima che il processo antidolorifico faccia il suo effetto con l’Enbrel, accoreranno due settimane, intanto faccio un poco di apnea resistente e oggi vado a ritirare gli esami di laboratorio per avere un riscontro di tutta la situazione.

Un effetto della fase dolente è rappresentato dalla mancanza di appetito: la cosa va monitorata per evitare effetti sgraditi sul diabete, ma anche sul quadro complessivo della mia salute. Debbo dire che mi sento un po’ giù di morale.