A sei mesi di distanza dall’impiego del sensore glicemico combinato con il microinfusore, il primo ha funzionato regolarmente per sei giorni, quindi la sua durata massima. Un evento da festeggiare poiché nelle precedenti occasioni arrivava a proseguire la sua funzione per non più di quattro o cinque giornate. L’impiego dell’apparecchio questa volta sono riuscito a ottimizzarlo appieno, inoltre come ho già detto giorni fa in tre occasioni, ha segnalato il sorgere di un’ipoglicemia e arrestato l’infusione d’insulina.
Il cerotto trasparente che serve, a tenere fissato il sensore glicemico e trasmettitore sta volta ha tenuto, senza staccarsi e penso di aver colto qual era il problema: si tratta di depilare l’area di applicazione così l’adesivo tiene (quindi la cosa interessa solo il pubblico microinfuso maschile e irsuto); si può fare sia col rasoio elettrico sia manuale ma il taglio della peluria viene meglio col primo perché si fa prima così da inserire l’Holter in tempi decenti.
La settimana per il resto ha visto il mio compenso glicemico reggere bene: la media dei valori è stata pari a 164 mg/dl e la quantità d’insulina infusa come valore intermedio si mantenuta sui ventotto unità, a fronte di un apporto in carboidrati 202 grammi, a fronte dei 188 previsti nella dieta. La via dolorosa aperta dal riacutizzarsi dell’artrite reumatoide sembra essersi presa una pausa di riflessione, spero lunga, anche grazie al riavvio della terapia con il farmaco biologico, anche se l’unico punto dolente resta il polso destro, ma non si può avere tutto dalla vita.