Il ritorno ad una dimensione realistica diventa necessario quando, nonostante l’impiego del microinfusore, vi sono delle impennate della glicemia a 374 mg/dl come è avvenuto ieri pomeriggio, ad esempio, ed è in queste occasioni che occorre sì ringraziare la tecnologia ma al tempo stesso impiegare la coscienza ed il ragionamento per riportare la situazione alla normalità. Il che fare nella situazione poc’anzi descritta è presto detto: ho iniettato quattro unità d’insulina rapida con la penna e contestualmente infuso un dosaggio in bolo prepasto di 5.5, aspettando 45 minuti prima di cenare, così da riportare alla normalità il quadro glicemico in serata e cercare, al tempo stesso, di evitare la comparsa di un’ipoglicemia.
La mia determinazione così articolata mi ha dato ragione nei fatti e prima di coricarmi la glicemia era posizionata a 179 mg/dl. La vicenda mi porta a concludere come siano sempre possibili nella vita con il diabete momenti imprevedibili di oscillazione e alterazione dei valori della glicemia, da qui l’importanza di tenere sempre sotto controllo la situazione proprio per le estreme fluttuazioni del tasso di zucchero nel sangue e gli effetti sulla mia, nostra salute. Piccolo particolare da aggiungere in coda a questa mia riflessione: al momento non avevo addosso il sensore glicemico, ma solo il microinfusore, e per fortuna la mia sensibilità organica mi è stata d’aiuto nel caso.