L’esposizione dei vari aspetti che circondano il mondo diabete e gli argomenti ad esso collegati oggi mi porta a riflettere su un tema poco descritto, così sembra scorrendo i sacri testi divulgativi e scandagliando la rete. L’argomento in questione riguarda l’effetto del diabete lungamente scompensato sui reni e ancor di più sulla vescica.
L’aver sempre, spesso l’iperglicemia, con valori superiori a 240 mg/dl, tra i vari effetti sull’organismo, oltre a orinare spesso (poliuria), causa un sforzo eccezionale per i nostri reni e i primi risultati del peggioramento renale sono dati da esami quali: creatinina e microalbuminuria che indicano, se valori sono fuori parametro, la presenza di una nefropatia diabetica e insufficienza renale cronica, quest’ultima è ancor più frequente con la concomitante coesistenza diabete e ipertensione arteriosa. A lungo andare se non si normalizzano i valori della glicemia la condizione renale può portare alla emodialisi.
Un altro effetto dello scompenso glicemico, con il passare degli anni, interessa la vescica e comporta una difficoltà del suo rilassamento e conseguente svuotamento. La vescica dolente è un punto frequente in questi casi e lo si può controllare assieme ai reni, ad esempio, con un’ecografia addominale. L’accumulo di residui urinari nella vescica favorisce la sedimentazione batterica e qundi l’accensione di processi infiammatori nell’organo frequenti come la comparsa di una cistite. La presenza di questi sintomi non è mai da sottovalutare e rinviare pena l’insorgenza di ulteriori complicanze e problemi per la nostra salute.