L’artrite reumatoide al suo esordio ha portato a deformare le articolazioni estreme e tra queste in particolare le dita e l’alluce del piede sinistro, la stessa manifestazione comincia ad avere luogo anche sul piede destro. Ora il problema presente sull’estremità sinistra generato dall’alluce valgo è un’ipercheratosi da carico che, nonostante le scarpe con ortopediche con plantare, comincia ad essere dolente anche durante la fase di riposo.
Il fatto in sé mi ha subito procurato una certa apprensione anche perché l’associazione con il diabete può essere veicolo di infezioni a partire dall’arto e quindi la formazione di un’ulcera nell’estremità va scongiurata, anche per via del trattamento terapuetico immunosopressivo cui sono sottoposto per contenere l’artrite reumatoide. Lo scorso 30 settembre ho fatto presente la situazione al reumatologo il quale mi ha consigliato di farmi vedere da un determatologo, ma in considerazione del mio stato patologico, su consiglio di una mia cara amica che vive in famiglia la condizione di genitore con figlio diabetico, ho deciso di prendere un appuntamento presso il centro diabetologico per sottoporre la situazione all’ambulatorio del piede diabetico. E così il prossimo 11 ottobre andrò a questo appuntamento.
Al di là del vissuto personale ho sempre avuto la buona abitudine di controllare lo stato di salute dei miei piedi, in particolare la presenza di callosità e durezze oltre all’esistenza di segnali estranei alla natura stessa dell’arto, inoltre, fra le altre cose, ho sempre protetto le estremità indossando scarpe e calze anche quando andavo in villeggiatura, nonostante questo l’insorgere di una malattia come l’artrite reumatoide ci ha messo lo zampino ed ora cerco di limitare i danni.