In questi giorni sono uscite notizie che aiutano a chiarire gli scenari di origine del diabete giovanile tipo 1. Il quotidiano nazionale Corriere della Sera domenica 7 novembre 2010 ha pubblicato un articolo a firma di Antonino Michienzi dove si rende conto dei risultati prodotti dai ricercatori del Children’s Hospital Boston, e pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Diabetes Care, con cui si evidenzia come l’inquinamento è tra le cause scatenanti del diabete giovanile. A dire il vero il risultato della ricerca non è nuovo: già quarant’anni fa gli universitari di Magonza avevavo messo in luce l’intreccio tra inquinamento, fattore geologico e reazione autoimmunitaria del organismo, senza però arrivare ad ipotizzare l’insorgenza del diabete dovuta alla contaminazione ambientale. E resta il fatto che l’aumento di bimbi e ragazzi con il diabete tipo 1 è proporzionale, in massima parte, alla crescita industriale e edilizia nel pianeta.
L’altra notizia importante per noi diabetici di tipo 1, in particolare rivolta a coloro che non rispondono più alla terapia insulinica, è l’esito del trapianto di pancreas realizzato a Pisa dall’equipe del prof. Boggi, grazie all’impiego del robot “da Vinci Shdi” l’operazione è stata fatta in modo mini-invasivo laparoscopico, quando un intervento del genere è sempre stato maxi invasivo a livello chirurgico e con grossi problemi di sopravvivenza per I noti problemi di reazione post operatoria nel diabetico.
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La pubblicazione di questi annunci fa compiere un altro passo avanti verso la completa conoscenza delle cause scatenanti il diabete autoimmune 1, e nella direzione di una liberazione completa dal medesimo; al tempo stesso le tecnica di intervento medico su questa patologia stanno sempre più facendo passi avanti e sono certo di vedere nei prossimi mesi ulteriori passi avanti nella direzione della terapia e cura quotidiana della condizione diabetica.