Verso l’infinito lungo i percorsi che fanno crescere un essere vivente si incontrano varie tappe, e all’interno di questi momenti ci si accorge come ogni passo riveste un’importanza sua e unica per l’evoluzione e la conoscenza della vita. Una malattia ha vari volti: il sentire comune la fa vedere in negativo, come un ostacolo nel guardare avanti, per me invece non è stato così, solo così. La malattia, il diabete, ha rappresentato una sfida, un riferimento per studiarmi e diventare più responsabile, anche se lungo le varie tappe ho sentito più volte perdere la fiducia, abiurare la patologia, ignorare la sua esistenza. Poi lungo la strada capisci che ci sono cose, situazioni semplici e altre complesse, intricate, ingarbugliate: e kinvece di spaventarmi di fronte alle difficoltà ho capito come accettandole e affrontadole dovutamente e pienamente potevo superarle e proseguire il percorso. Così è stato. La vita è ogni giorno, e questa unità di tempo vale per se perché il risultato di ventiquattro ore non ha comparazioni e similitudine con altre giornate
Un tempo pensavo che vivere alla giornata rapresentasse un approccio negativo alla vita, privo di progettualità. Il diabete mi ha fatto comprendere che sbagliavo: vivere alla giornata significa cogliere la peculiarità e la differenza di ogni attimo e agire di conseguenza per il meglio e tenere retta possibilmente la via. Non importa quanto dura il viaggio che porta al traguardo della consapevolezza, conta arrivarci e poter così vivere al meglio e in armonia la vita.