Ebbene sì gli esami e i controlli non finiscono mai, possono semmai avere una frequenza più o meno dilazionata nel tempo a seconda dell’andamento patologico e su come va la nostra salute. Io ultimamente, per quanto riguarda il diabete, vedo le visite mediche cadere con una cadenza quadrimestrale segno che le cose mi vanno bene a confronto di un tempo cui la condizione era avversa, e allora la frequentazione dell’ospedale poteva avere scadenze ben più strette. Oggi vado a fare gli esami del sangue e urine di rito: emoglobina glicata, microalbuminuria, creatinina e altro ancora; i cui risultati dovrò poi portare il prossimo 22 dicembre al controllo del diabete.
Secondo i miei calcoli, sulla base dei valori medi della glicemia nel bimestre, dovrei avere una emoglobina glicata (HbA1c) oscillante tra 6.8 e 7, poi vedrò risultati alla mano se questa proiezione si conferma o meno. E riprendendo lo scritto pubblicato ieri, nella giornata di venerdì ho fatto una visita reumatologica straordinaria, per via dei miei dolori articolari alle giunture provocati dal processo di flogosi causato dall’artrite reumatoide. L’esito della visita a determinato la necessità di effettuare una elettromiografia degli arti inferiori per esplorare la presenza di una neuropatia diabetica conduttiva, e un eco color doppler vascolare al fine di appurare la presenza di una flebotrombosi. Poi anche qui seguiranno gli ulteriori esami del sangue per la nuova visita di controllo prevista a fine gennaio.
Beh si dirà è vero gli esami non finiscono mai, ma al di là delle facili battute e luoghi comuni un tempo la diagnostica era molto limitata e dava ben pochi risultati. Oggi la qualità degli accertamenti e senz’altro migliorata e sono convinto che i progressi saranno costanti con il passare del tempo, basta solo non abusare dei medesimi sia da parte dei medici che dei pazienti