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Eccomi qua reduce dal Natale più sano e in forma che prima. Il pranzo di abbondante natalizio l’ho retto senza alcun supplizio, sia glicemico che gastro-intestinale e tosto son pronto per ricominciare nell’attesa del nuovo anno che sta per arrivare. E mentre la lancetta del tempo lancia i secondi posso rendermi conto come il diabete ha retto benone i primi.

La glicemia in questi giorni ha registrato una media valori di 153 mg/dl e nonostante l’influenza non ho avuto alterazioni e scompensi particolari del quadro clinico. Ottimo e abbondante per me da sempre, ovvero non ho mai passato le festività così bene da quando mi hanno diagnosticato il diabete (ormai 47 anni fa). Benedetto microinfusore.

Ora vengo alla gestione della giornata natalizia. Per reggere bene l’impatto alimentare sul mio stomaco a foglia di tabacco ho saltato la colazione (al mattino la glicemia era 105 mg/dl). A pranzo ho mangiato due cappe sante come antipasto, una porzione di lasagne come primo piatto, pollo farcito e verdure cotte come secondo con trenta grammi di pane, ed infine una fetta di panettone da cinquanta grammi. Per un totale, in carboidrati, di 114 grammi. Come ho gestito l’insulina? Il bolo del pasto è stato di 7.7 unità in onda doppia, ovvero quattro subito e la restante parte nell’ora successiva, poi per le tre ore seguenti al pranzo ho programmato un bolo basale temporaneo d’insulina di 1.5 unità per ora.

Tre ore dopo il pranzo la glicemia era 117 mg/dl, e il quadro si è mantenuto stabile fino a cena quando il risultato si portava a 129 mg/dl. La giornata di Natale si concludeva con l’ultimo controllo prima di coricarmi: alle ore 23:45, quando il valore glicemico dava 186, e su questo dato aprirò un capitolo speciale la prossima volta sul tema prescrizioni e diabete.

La giornata del Natale e diabete 2010 è da ricordare in positivo e senza aver fatto nulla di particolare, se non trascorrerlo in famiglia come quasi tutte le altre volte, oppure quando ero solo dopo la morte di mia madre, ma ci sono cose e fatti anche piccoli che ti fanno rivedere anche una stella nel firmamento notturno coperto di nuvole.