Diario di bordo di un diabetico, data astrale glicemica qualsiasi il fatto in se ha poca importanza. A distanza di tanto tempo, non ricordo esattamente quanto, riprendo a scrivere, anzi resocontare una giornata tipo di controllo del mio diabete con il microinfusore e sensore glicemico, tentando di metterla a confronto con lo schema d’insulina variabile iniettato tramite penna preriempita, per cercare di far comprendere le differenze e similitudini.
La giornata di ieri 18 gennaio è cominciata per me alle 6 del mattino con la sveglia propedeutica al viaggio verso il lavoro. Il diabetico diligente comincia la giornata facendo il controllo della glicemia, risultato: 97 mg/dl. La colazione costituita da una tazze di bevanda a base di soia, con quattro fette biscottate e marmellata, è pari 60 grammi in carboidrati. Il calcolo dei glucidi combinato con la glicemia vede un bolo per pasto di 4.4 unità d’insulina. Nella medesima situazione, con l’iniezione a penna, avrei fatto 6 unità d’insulina rapida.
Passata la mattinata arriva l’ora del pranzo, di solito sono regolare negli orari e nel caso mi alimento a mezzogiorno, ovvero sei di distanza dalla colazione. La glicemia prima di pranzo è pari a 136 mg/dl. Il pasto è composto da due fette di pane con petto di tacchino affettato e un succo di frutta, per un totale, in carboidrati, pari a 66 grammi. Seguendo sempre il calcolo di glucidi e glicemia faccio 4.8 unità di bolo. Se avessi fatto la puntura le unità sarebbero state 8 di rapida.
E per finire la trilogia pasti, glicemia e boli, arrivo quatto quatto all’ora di cena, solitamente alle ore 19 circa. La glicemia da come risultato 124 mg/dl. Il menu per cena prevede una crema di legumi, insalata, un michetta di pane e una mela, per un totale in carboidrati uguale a 70 grammi. Al computo di cui ai precedenti paragrafi faccio cinque unità di bolo. Alla vecchia maniera, con l’iniezione, avrei fatto 9/10 unità di rapida.
Poi alle 23 della sera c’è l’ultimo controllo della glicemia prima di far calare il sipario sulla brava giornata del diligente diabetico, e il risultato da come valore 150 mg/dl. Ecco la differenza sostanziale tra microinfusione dell’insulina e iniezione avviene in due passi. Il primo: alle ore 21 con la penna avrei fatto l’iniezione di 10/12 unità di insulina basale (Lantus); con il microinfusore l’erogazione basale dell’ormone artificiale è continua e modulata in modo di cercare di emulare il ciclo del pancreas. La seconda: l’iniezione tradizionale con penna avviene in due secondi di tempo a prescindere dalle unità immesse, con il microinfusore il bolo viene infuso con ¼ d’unità al secondo quindi in modo graduale.
La media dei valori glicemici di questa giornata appena radiografata è stata pari a 124 mg/dl. Il sensore glicemico ha tracciato un picco massimo a 180 mg/dl due ore dopo pranzo e il minimo di 86 mg/dl due ore dopo cena. Ultimo dato significativo presente con il microinfusore è l’impiego complessivo minore d’insulina rispetto al iniezione tradizionale pari a 15 unità in meno.