Settimana ricca di appuntamenti medici per me questa: ho cominciato lunedì scorso con la fluorangiografia per il controllo della retinopatia diabetica e per chiudere il cerchio ieri ho effettuato la visita reumatologica di riscontro sulla condizione dell’artrite reumatoide.

Al momento lo stato del mio diabete è ben compensato e la situazione complessiva sembra non presentare alterazioni di sorta. Così non è per quanto riguarda il processo infiammatorio generato dall’artrite reumatoide. La patologia al centro dell’attenzione di oggi non da segnali di remissione, questo lo si evince dai risultati degli esami di laboratorio fatti qualche settimana addietro. Certo i valori non sono per fortuna elevati (proteina C reattiva per prima), ma la situazione va mantenuta sotto controllo per non veder i parametri clinici peggiorare lungo il tempo.

Un peggioramento dell’artrite reumatoide comporta l’aumento di rischi per quanto riguarda il lato cardiovascolare del mio organismo, come già visto in passato, e l’associazione con un’altra malattia autoimmune, il diabete tipo 1, non fa di certo star meglio quando il monitoraggio viene a mancare.

L’esito della visita ha ribadito la continuità della terapia attualmente in corso, costituita dall’associazione di methotrexate con enbrel (farmaco biologico),a cui si aggiunge, novità, l’alendronato una volta a settimana per combattere l’osteoporosi, condizione che si presenta tendenzialmente con l’avanzare dell’età nei diabetici di tipo 1, e tra tre mesi nuovi esami ematici di laboratorio con controllo reumatologico, a cui si aggiunge il controllo della densitometria ossea e valutazione fisiatrica per valutazione del cammino. Insomma e concludendo: non mi faccio mancare niente per stare sotto l’occhio vigilante del grande fratello sanitario.