Un elemento che sovente viene snobbato riguarda il controllo della pressione arteriosa: eppure si tratta di un’azione facile da compiere e indolore, nonché importante come primo passo per capire il nostro stato di salute. La pressione arteriosa a livelli accettabili è importante, infatti uno stato d’ipertensione trascurato e lasciato correre per tanto tempo va a provocare danni, alla lunga, a tutta una serie di apparati vitali per il corpo: vista, reni e cuore; non solo ma uno sbalzo elevato dei valori pressori può determinare, ad esempio, un ictus.
Un diabetico deve avere un valore di pressione arteriosa non superiore a 130 di sistolica (massima) e 80 di diastolica (minima). Quindi per il diabete è importante avere sotto controllo sia la glicemia che la pressione, infatti l’ultima combinata con la prima va, col passare degli anni, se fuori controllo e scompensata a determinare l’accendersi di una serie di complicanze, le più note sono, ad esempio: la retinopatia diabetica e l’insufficienza renale cronica, ancora l’arteriosclerosi.
L’ipertensione è subdola come condizione, parlo per esperienza personale, perché mentre con uno schema insulinico adeguato si riesce a trovare un adeguato compenso glicemico, così non è per la pressione. Io nonostante tutti i percorsi effettuati: farmaci antiipertensivi di tutti i tipi e categorie: dieta iposodica, movimento e altro ancora, continuo ad avere una pressione sistolica – massima di 150 al mattino e, a parte quando fa caldo che si abbassa, non riesco a trovare una trattamento adeguato a sortire effetti postivi.
Personalmente resto convinto che buona parte di questa situazione sia legata e dipenda da fattori emotivi, ma poco serve affermare ciò laddove poi la situazione resta immutata. Uscendo dallo stato personale l’invito che rivolgo a quanti leggono il messaggio di oggi è di controllare almeno una volta la settimana la pressione arteriosa. Il momento migliore è al mattino prima di colazione e senza aver preso eventuali medicinali, questa è la fase della giornata in cui i valori sono solitamente più degni d’attenzione. Capisco che uno fra sé e sé dirà: che palle! Ma niente di paragonabile alle mongolfiere subentranti dopo aver ignorato per tanto tempo gli inutili avvisi, anche perché voglio ricordarlo, ed è un dato statistico, in Italia il 45% della popolazione ha una forma d’ipertensione e un altro 10% lo è senza saperlo.