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Il controllo della glicemia un rito che deve essere presente nella vita d’ogni giorno del diabetico in quanto serve a capire come stiamo andando con la malattia e cercare di fare la dose giusta d’insulina prima di mangiare e non solo. Un passaggio che personalmente continuo a fare anche con se indosso l’Holter glicemico integrato col microinfusore. Le ragioni per cui faccio il monitoraggio con il buon vecchio glucometro sono diverse: a cominciare dal necessario passaggio di calibrazione del sensore glicemico almeno due volte al dì, poi il medico diabetologo mi ha indicato di fare comunque il prelievo di sangue capillare prima dei pasti principali, inoltre nelle situazioni d’incertezza un accertamento aggiuntivo vedo che non fa male, ed infine a seguito di un’ipoglicemia prima di riavviare il bolo basale del microinfusore eseguo sempre una glicemia per avere conferma o meno dei dati forniti dall’Holter così da ripristinare il sistema in tutta sicurezza.

Riepilogando: alla fine della giornata mediamente ho fatto sei autocontrolli della glicemia con prelievo da sangue capillare, e confermo quanto trovo scritto nei vari testi in materia di microinfusore, ovvero con il predetto strumento si finisce per fare più controlli che prima del suo avvento, anche se poi si viene ripagati dall’avere un diabete in ottimo compenso.