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Così si apre l’ultima settimana di questo fantastico anno 2011, è consuetudine fare un bilancio dei mesi passati e tirare le somme, conto di farlo nei prossimi giorni, oggi è per me dura riuscire a trovare la giusta concentrazione per elaborare un pensiero compiuto, sono ancora posseduto dalla nebulosa natalizia e mi ci vuole ancora un giorno per riprendermi. Oggi giorno di S. Stefano dedicato a finire gli avanzi delle libagioni natalizie (per quanti hanno la possibilità di farlo), o semplicemente il momento della transizione verso una forma di pensiero più aperta alla freschezza invernale, mi porta a dire alcune cose spicciole del diabetico vivere in armonia e allegrezza, nonché pienezza di stato e panza.

E le feste le ho affrontate come un novello Rambo, anche stavolta attrezzato alla bisogna di sensore glicemico + microinfusore ho tenuto sotto controllo le pirotecniche evoluzione della mia glicemia: non appena la curva si faceva centrifuga zac provvedevo a irrorare il corpo d’insulina in quantità adeguata a contrastare il rialzo, rimbalzo e mantenere in forma il diabete. Insomma per farla breve al momento topico della settimana (vigilia e Natale) la media dei valori glicemici si è attestata su 149 mg/dl di media, mentre nell’arco della settimana la stessa si è attestata su 160 mg/dl. Un quadro di riferimento più che buono in ragione dello scompenso cibario a movimento fisico.

Allora per far fronte al bomba gastronomica natalizia cosa ho fatto? Mo’ ve lo spiego: a colazione avevo 154 di glicemia e ho infuso un bolo d’insulina di 5 unità, consumato una tazza di latte con un panettone mignon di 25 grammi.  A pranzo avevo una glicemia pari a 174 mg/dl, il menù era composto da: antipasto con tartine e salatini, poi primo piatto di tortellini in brodo, invece per secondo arrosto di tacchino ripieno con contorno di verdure al vapore. Alla fine come dolce un buon tiramisù. Il preventivo di spesa richiedeva un bel bolo a onda doppia di 10 unità, di cui 4 subito e le restanti 6 rilasciate nell’ora e mezza successiva. A tre ore dalla fine del pasto con la glicemia che tendeva a salire ho programmato un bolo basale temporaneo per la durata di 5 ore ad 1,5 unità/h. L’azione mi ha portato ad avere per cena la glicemia a 134 mg/dl. La sera il menù era composto da una passata di verdura, pane e formaggio, insalata più frutto. Il bolo infuso pari a 5 unità cosi alle ore 24 la glicemia stava a 125 mg/dl. L’esser riuscito a tenere la glicemia nell’argine della normalità è grazie al fatto di aver aggiunto l’apporto d’insulina con il bolo basale temporaneo così da ammortizzare la  vendicativa memoria metabolica e sedarla sul nascere. Ipse dixit 🙂

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2 pensiero su “La settimana enigmistica”
  1. Gentile Sig. Lambertini,
    Per la verità le ho già scritto in passato, ma non sono sicuro che abbia ricevuto il mio messaggio inviatole direttamente come risposta alla sua gradita posta settimanale, mi chiamo Carlo ho 46 anni e il DM1 da 31.
    Ci tenevo a farle i miei sinceri auguri di un buon anno muovo, oramai imminente, e a ringraziarla per il suo blog e la sua testimonianza così utile a chi, come me, e da poco, nonostante l’anzianità diabetica, che ha preso ad accostarsi ad una dimensione non privata e solitaria del diabete.

    carlo

  2. Grazie per gli auguri che ricambio e ho risposto alla tua mail…controlla, scusa ma per qualche mia sbadatezza non ti ho risposto prima 🙁

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