Diabetico vizi e virtù. Senz’altro tra i vizi per eccellenza ci sono l’accidia e la gola. L’accidia è il male del nostro tempo. Si manifesta attraverso la noia, l’indifferenza, l’afflizione, e attraverso quello scoraggiamento che ci induce a lasciare perdere di fronte alle difficoltà… L’accidia consiste cioè nella paura di affrontare la vita con le sue frustrazioni e le sue prove, e nella fuga di fronte a noi stessi e a ciò che percepiamo come vuoto. Chi è in preda all’accidia è nell’impossibilità di fare scelte durature, e ricerca emozioni sempre diverse, come se proiettasse la propria felicità in un altro tempo o in un altro luogo. Le manifestazioni più gravi dell’accidia vanno dalle svariate forme di depressione che spesso rovinano l’esistenza di tanti giovani, alle manifestazioni psicosomatiche come l’anoressia e la bulimia, che rivelano un disagio molto profondo. L’accidia insomma è inscindibilmente legata alla nostra condizione umana. Darsi una misura nell’assunzione del cibo può essere molto difficile, perché gusto e olfatto sono i sensi più arcaici che mettono in moto le zone più primitive del nostro cervello, quelle su cui i nostri ragionamenti, i nostri propositi, la nostra buona volontà hanno una scarsissima incidenza. Inoltre, alle sensazioni del gusto e dell’olfatto si può associare una reazione affettiva più o meno piacevole: assaporare o annusare un cibo, cioè, mette in moto la memoria e ci fa rivivere le emozioni.
![His name is Essa - Newborn [3] His name is Essa - Newborn [3]](http://farm6.static.flickr.com/5108/5693401182_af1ef8672c_m.jpg)
Queste scale valoriali mi hanno permesso di raggiungere un certo equilibrio nel corso della vita e dei giorni trascorsi con il diabete, in particolare con quelli critici e difficili. La malattia allora se inquadrata all’interno di un’ottica d’universalità e non egoismo, seppur presente, mi ha aiutato a rafforzare l’identità e lo stato d’animo per andare e guardare avanti.