Chi si loda s’imbroda diceva un antico proverbio popolare, ed oggi viene da dire: se le fa e se le dice da solo. A tal proposito prendo spunto dall’ultima valutazione estratta dagli annali dell’AMD (Associazione medici diabetologi) con cui viene stigmatizzata la buona la qualità delle cure prestate ai diabetici italiani, per fare qualche considerazione a tal proposito. Solitamente le analisi e le valutazione di carattere sociale, economico e simili dovrebbero essere effettuate da autorità indipendente, sia per garantire una imparzialità di giudizio che rendere credibili e accettabili i risultati. Da noi non c’è questa concezione: ne di rendicontazione delle attività e impiego dei soldi, ne analisi indipendente dei dati.
Saremo anche i migliore del mondo in termine di assistenza e cura ai diabetici ma si può e deve sempre lavorare per migliorare le prestazioni verso i diabetici e rendere gli stessi ancor più consapevoli e responsabili. Una serie di esempi concreti: a parte gli esami di laboratorio non vengono mai prescritti gli accertamenti base a complemento della valutazione sullo stato di salute del diabetico come il fondo dell’occhio, l’elettrocardiogramma con visita cardiologica, solo per esempio. Così come un programma di educazione alimentare e conta dei carboidrati e nella gestione della malattia è legato alla buona volontà della struttura e spesso non si fa nulla o poco. Poi nel calderone diabetico accade che situazioni specifiche e delicate vengono buttate dentro nel mucchio senza una valutazione specifica: a cominciare dal diabete tipo 1, poi la gravidanza e la terapia con il microinfusore. Senza nulla togliere alla necessità di avere una presenza diabetologica diffusa nel territorio occorre specializzare alcune funzione come le precedentemente indicate. Ci sarà modo di riprendere l’argomento oltre al spazio di questo blog , in altre sedi.
Avevo scritto qualche post fa circa una proposta per valutare in modo articolato il gradimento da parte nostra (diabetici) delle strutture specialistiche, non per dare voti e pagelle al dott. Tizio o al dott. Caio ma fornendo quel manca nelle statistiche di parte presenti nella penisola: un sondaggio d’opinione degli utenti finali, ovvero i diretti interessati, perché ricordiamolo senza diabetico non ci sarebbe tutto il “circo” sanitario e parasanitario oggi presente. Allora nei prossimi giorni questo blog pubblicherà un questionario proprio per capire i bisogni, le carenze e le qualità delle strutture preposte alla diabetologia.
A proposito di quanto espresso fin’ora nei giorni scorsi sono andato a sottopormi ad esami: il primo dei quali i tradizionali test di laboratorio tra glicata e microalbuminuria da portare a sintesi dal diabetologo il prossimo 9 maggio, e infine l’ecografia renale richiesta otto mesi fa dal nefrologo per avere una ulteriore lettura circa lo stato degli organi in relazione alle terapie farmaceutiche di lungo corso per l’artrite reumatoide congiuntamente al coabitazione con il diabete.
Il referto dell’ecografia renale ha messo in luce la buona salute dei miei reni: grande cosa, mentre resto in attesa dei risultati degli esami di laboratorio. Alla fine del mese la media dei valori glicemici si mantenuta su 156 mg/dl, mentre gli stessi della settimana scorsa hanno riportato un valore pari a 158 mg/dl. Manca poco a maggio un mese ricco di avvenimenti personali e collettivi per il diabete: il 2 maggio compio 50 anni con la malattia, il 9 ho la visita periodica di controllo e l’11 e 12 parteciperò a Diabete Italia. Buon mese a tutti e restate sintonizzati con il blog mi raccomando.