Oggi più che mai impegnati nell’apparire, presenziare, esibirci e farci riconoscere più per mettere in mostra la nostra faccia e corpo, magari ricavandone guadagno, invece che per le nostre capacità intellettive e manuali, sembra straordinario, anzi rivoluzionario e ancor più lo è farlo liberamente e spontaneamente, senza seconde finalità se non per il bene comune, con spirito solidale e altruistico. Ecco ci sarebbe già da essere contenti se i comportamenti altrui non arrecassero danni morali e fisici agli altri, certo che seguendo la cronaca quotidiana così non appare, anzi gli episodi negativi dominano rispetto alle buone azioni. Ma occorre fare un distinguo: l’informazione vecchia e nuova mette da sempre al centro della nostra cronistoria fatti e accadimenti negativi, si sa il buono non fa notizia, anzi annoia, a meno che non si tratti di vicende a lieto fine o comunque penose e dolorose, le quali attirano l’attenzione del lettore.
Siamo sempre nel cuore delle vacanze estive, le più desiderate e vissute di tutto l’anno, ma ormai da tempo situazioni, notizie e tormentoni vari, nonché annunci strani e bizzarri non solo li vediamo sempre presenti ma addirittura in questo periodo dell’anno sembrano trovare una vera e propria apoteosi, ed dire che le notizie mica mancano.
E prendo spunto proprio dal moto dedicato al mese corrente: “agosto senno mio non ti conosco”, per fare un poco valere l’età e fare un breve viaggio a ritroso nel tempo, ma quanto mai attuale nei contenuti: correva l’anno 1979 ed avevo 18 anni e la curiosità culturale, informativa e di conoscenza mi ha sempre fatto compagnia fin dalla nascita; all’epoca c’era una casa editrice denominata Savelli, la quale in catalogo pubblicava un’intera collana di pocket denominata “controcultura”, con testi di controinformazione, resistenza e disobbedienza civile e molto altro ancora, tra cui un agile libretto di medicina alternativa e cucina macrobiotica.
Or dunque nel volume di medicina e cucina macrobiotica tra le varie terapie e cure affrontate c’era pure quella per il diabete. Il testo in questione purtroppo non lo conservo ma se non li hanno gettati via li avevo tutti donati assieme ai circa quindicimila volumi della mia biblioteca quando dovetti lasciar casa nel 1995 causa sfratto. Ricordo soltanto che l’autore del testo consigliava di fare una dieta vegana e non assumere farmaci, e in particolar modo c’era una ricetta a base di zuppa di segale con cardo la quale rappresentava un vero e proprio toccasana per normalizzare la glicemia e quindi guarire dal diabete.
Padova è la sede di una delle più importanti università d’Italia, nonché uno dei centri d’eccellenza nella ricerca per nuove soluzioni terapeutiche a favore del diabete e tipo 1 in particolare: la fase di prova del pancreas artificiale ha proprio collocazione fisica in questa città tanto per parlar chiaro.
Bene allora quale migliore sfida per i “crudisti”, gli amanti del genere “alternativo” se non fare scena ad Abano Terme con un convegno dal titolo shock: Congresso “Come siamo guariti dal diabete” e all’interno dello stesso addirittura come sono guarito dal diabete di tipo 1. Ora ricordo come la capacità di propinare soluzioni guaritive si perde dalla notte dei tempi: a cominciare da ridare i capelli a chi li ha persi fino ad arrivare ai tumori e ogni genere di malattia mortale e non. Finalmente dopo i tumori le tecniche naturalistiche e crudiste si estendono ovunque per arrivare al diabete tipo 1, oltre i confini della realtà.
Siccome siamo nelle paese delle libertà e molto altro ancora, nonostante resto e resterò fermo e strenuo combattente di ogni forma di disinformazione e ciarlataneria in ogni campo e salute per primo, questa volta faccio un inciso: siccome i relatori sono diversi “medici” almeno sulla carta e nell’occasione c’è tal Kirt Tyson, dottore in medicina naturopatica, guarito dal diabete di Tipo 1, sarebbe interessante capire quali armi di persuasione vengono usate per fare seguito.