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set infusione(Fonte Wikipedia) Uri Geller (Tel Aviv, 20 dicembre 1946) è un personaggio televisivo israeliano, divenuto famoso per i poteri psichici che ha affermato di possedere.

Geller arrivò al successo attraverso una serie di apparizioni televisive in cui, con alcuni esperimenti, affermò di aver dimostrato le sue capacità di telecinesi, rabdomanzia e telepatia, ritenendosi capace, in particolare, di poter piegare cucchiai, fermare o accelerare lancette di orologi ecc. Malgrado i prestigiatori siano in grado di produrre risultati identici usando i trucchi della magia da palcoscenico, Geller affermava che questi effetti erano causati dalla forza della propria mente e dai poteri della volontà.

Non ho alcuna pretesa di compararmi al personaggio sopra indicato, ma grazie alla mia pluriennale esperienza e convivenza con aghi e lancette pungi dito qualche cosa posso dire in materia, senza avere pretese taumaturgiche e salvifiche.

Sapete una cosa: da quando sono passato a incannarmi il catetere e cannula col set d’infusione del microinfusore al principio ebbi alcuni episodi di occlusione e quindi con conseguenti effetti negativi sulla glicemia (alta), poi procedendo con le tecniche d’innesto ho trovato la strada per eliminare del tutto l’incubo di un microinfuso, dopo lo scassamento del congegno medesimo, ovvero l’intappamento del catetere per aver incappato o un capillare o un pallino di grasso per esempio. Il medico mi ha sempre detto di ispezionare l’area ove infilzare l’ago insertore per cercare di evitare problemi e infatti l’azione l’ho sempre fatta.

Premetto di non aver fatto mai fatto uso di serter e congegni analoghi per aiutare a inserire la cannula e ho sempre fatto tutto con inserimento manuale. Allora dove sbagliavo durante l’immissione del set d’infusione?

Bene sono arrivato alla conclusione, e molto probabilmente ci saranno arrivato migliaia di altri utilizzatori prima di me, che il segreto per risolvere l’annosa questione sta nella mettere l’ago a baionetta a un solo grado d’inclinazione e così facendo praticamente ha una collocazione perfettamente sottocutanea, pertanto senza andare a incappare in vasi, nervi, grassi e altri ostacoli che vanno a impedire una regolare infusione dell’insulina.

Certo che il diabete e i trucchi per imparare a gestirlo al meglio non finiscono mai di stupire e ogni volta imparo sempre qualcosa. Un altro tassello si mette in cima al percorso avviato da tempo, e nel mio piccolo vado a portare nella sintesi, di un anno stabile col diabete, un tappa positiva per mantenere stabile e compensato il mio diabete.

E domani? Lo aspetto senza avere paura ma nella consapevolezza che ogni passo è un traguardo raggiungibile e allenandomi ci arrivo a superarlo in bellezza.