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MetròAllo scoccare della fine dell’anno cosa resta da dire e aggiungere? Un  bilancio l’ho già tratteggiato nei giorni scorsi facendo un resoconto apposito sui punti salienti relativi agli sviluppi della ricerca scientifica in campo diabetico, ma scendendo dall’olimpo della scienza a quello più profano e terra terra del diabete vissuto ogni giorno cosa si può scrivere e quali somme tirare? In primo luogo mi viene da considerare questo 2013 come un periodo interlocutorio nell’evoluzione e progresso sia dell’assistenza che terapia per i diabetici. Ad un anno dal varo del Piano Nazionale per il Diabete stenta a trovare riscontro una suo reale adattamento nelle diverse realtà locali, ovvero regioni e ASL, in pratica ognuno va avanti con quel che ha o non ha per il resto si vedrà viene da dire. Ancora non trova posto nel prontuario farmaceutico nazionale la nuova insulina basale “Tresiba” della Novo Nordisk, come già scritto con dovizia di particolari in questo spazio. A tre mesi dall’invio al Ministro della Salute della petizione sui microinfusori per insulina non è pervenuta risposta, nonostante il contenuto fosse chiaro e senza elementi di difficoltà, ma so bene come i tempi della macchina burocratica sono a volte imperscrutabili.

E per quel che mi riguarda l’anno è stato fondamentalmente stabile per quanto concerne il diabete, con una glicata fissa al palo del valore 50, l’unico punto critico l’ho avuto col sensore mesi addietro, poi rimediato e oggi posso utilizzare la strumentazione con piena soddisfazione sia sotto il profilo tecnico che del compenso glicemico appunto.

Ancora, per non tirarla troppo lunga la digressione sull’anno corrente che sta per spegnersi affronto un ultimo passaggio: la cosa che ha colpito maggiormente le corde della sensibilità di noi diabetici tipo ultimo (ovvero tipo 1)? – Ho scritto provocatoriamente tipo ultimo poiché siamo il 5% della popolazione diabetica nazionale e mondiale, e mentre per il tipo 2 ogni giorno sbuca una nuova molecola e algoritmo da parte dei laboratori scientifici di ogni ordine e grado, per noi sono anni passati senza vedere nulla di sostanziale. Ecco tornando alla domanda la risposta è: l’apertura del fronte ciarlatani in campo diabetico, su entrambi i tipi, con un grande successo di risposta e partecipazione. E debbo fare mea culpa in tal senso, perché preso dalla foga e incazzatura circa queste persone alla fine ho contribuito pure io a dargli spazio pubblicitario gratuito anche su questo blog.
Allora proprio per girare pagina positivamente gli impegni e propositi per l’anno 2014 quali sono: beh in primo luogo mantenere sotto controllo e stabile il diabete, non farci sottrarre l’assistenza sanitaria e gli strumenti per il monitoraggio domestico della malattia, avere regole chiare e senza discriminazioni per l’ottenimento e rinnovo della patente di guida, sostenere la ricerca scientifica, quella vera, e restare costantemente aggiornati, informati. Poi se ho dimenticato qualcosa aggiungete nei commenti i vostri contributi e propositi, e buon anno a tutti voi, buon 2014!