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AttesaUn foglio di carta piegato e messo nella busta aspetta di essere spedito, inviato e letto dal destinatario: tra il momento, l’atto dello scrivere e l’istante in cui avverrà il ricevimento del messaggio c’è quel lasso di tempo fatto d’attesa. Aspettare è un’arte, un comportamento dell’individuo affatto scontato, anzi mi sembra come negli ultimi anni si sia perso il senso dell’attesa soffocato, annullato dal prurito della fretta.

Ecco se mi chiedono di definire il lato positivo dell’attesa posso sottolineare che sta a braccetto con preparazione e attenzione, valori che stanno assieme lungo il percorso della nostra vita.

Un diabetico sa bene come il saper attendere, aspettare va a costituire uno dei pilastri portanti sia dell’accettazione e continuazione del percorso esistenziale con la malattia che della cura e buon andamento della stessa.

L’aspettativa e speranza verso un giorno nuovo fatto e tagliato in modo migliore rispetto al tratto già calpestato significa che l’atto del seminare porta sempre il frutto della crescita e nutrimento per ogni uomo.  Togliere l’attesa e la speranza significa fisicamente mozzare l’aria che respiriamo e porta a una vita dove il disinteresse, la noncuranza e l’indifferenza verso se stessi e gli altri finisce per essere dominante con conseguenze personali ben immaginabile e, se protratte, ad esito nefasto per la salute e ogni aspetto dell’esistenza.

Guardo i tanti anni passati tra i granelli di sabbia passati dall’istmo tra i due emisferi della clessidra, le gocce di sangue fatte scivolare sulle strisce per trovare da una cifra un responso sull’attimo andante con la malattia e trovo una sintesi semplice e breve di tutto questo tempo.

Le attese di una diabetico sono stratificate in modo diverso e con un impatto variabile a seconda della loro misura. Comincio con l’aspettare  di fare un esame per cui avrà seguito una visita medica e ancora una terapia, delle terapie. Poi attendo un prodotto, un nuovo congegno per il controllo del diabete, la somministrazione dell’insulina. Aspetto del buone veritiere notizie, novità provenienti dalla ricerca scientifica e tecnologica con la prospettiva di veder migliorare la cura del diabete, verso una sua remissione.

Il passo fondamentale preliminare all’attesa è fondato sulla fiducia e impegno per un domani diverso e migliore, può suonare retorico ma invece è concreto e fondamentale, senza avere una dimensione di positività e possibilità resta un insipido e opaco orizzonte in cui stare e francamente non è un bel andare.

L’attesa allora non è mortificante ma parte essenziale della progettualità e sviluppo della crescita sia individuale che collettiva, ricordiamolo e facciamola nostra.