Al culmine della stagione dedicata alla dichiarazione dei redditi come ogni anno abbiamo la facoltà, possibilità di devolvere il 5 per mille a favore del volontariato e enti che fanno ricerca in campo medico e sanitario, una miriade di organizzazioni e realtà difficili spesso da individuare o comunque resta poi difficile trovare un orientamento adeguato per poi decidere cosa fare.
Nel campo della catalizzazione e raccolta fondi a sostegno della ricerca per trovare nuove cure e metodiche terapeutiche nella lotta al diabete ci sono una serie di realtà operanti a livello nazionale che meritano attenzione da parte nostra., da qui un breve ma esaustivo elenco utile allo scopo con relativi link così da poter scegliere.
1) Diabete Ricerca una Associazione Onlus di persone che vogliono impegnarsi per la promozione della ricerca sul diabete. Nasce da lontano, promossa dalla Società Italiana di Diabetologia che dal 1964, con migliaia di scienziati, promuove la ricerca scientifica sulla prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito in Italia. Nasce dall’esperienza, avendo già finanziato negli ultimi 10 anni i più prestigiosi progetti e ricercatori indipendenti. Nasce dalla passione, per finanziare la ricerca in Italia. Dall’avventura e dal desiderio di condivisione di raggiungere e valorizzare le eccellenze della Ricerca sul Diabete.
2) L’Associazione per la Ricerca sul Diabete – Italia è fondata e composta da persone colpite dal diabete e dai loro familiari.
Il loro impegno, prima come JDF Italia, oggi come ARDI, è volto a finanziare progetti di ricerca scientifica sul diabete, in particolare diabete giovanile, al fine di favorire lo studio, la prevenzione e la cura di questa malattia e delle sue complicanze.
3) Il diabete è una malattia causata da fattori ancora in parte sconosciuti, che compromette pesantemente la qualità della vita di chi ne è affetto e rappresenta la quarta causa di morte nel mondo. E’ una pandemia nascosta e silenziosa che colpisce, con diverse forme, adulti e anziani, adolescenti e bambini.
Da questa forte consapevolezza è nata la Fondazione Italiana Diabete Onlus, fondata il 21 Settembre 2009, per volontà di Alessia e Nicola Zeni – genitori che quotidianamente vivono con il loro bambino e il suo diabete di tipo 1 – l’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano e il Diabetes Research Institute (DRI) di Miami, uno dei maggiori centri di ricerca sul diabete a livello mondiale, a sua volta connesso a un network internazionale di istituti, professionisti, studiosi e ricercatori.
La Fondazione Italiana Diabete Onlus è impegnata in particolare sul diabete di tipo 1 e nasce con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica, clinica e di base, in collegamento con università, enti di ricerca nazionali ed internazionali e altre fondazioni per trovare una cura definitiva a questa malattia.
I modelli tenuti in considerazione sono quelli della DRI Federation e della The Cure Alliance la cui missione consiste nel dare impulso allo sviluppo e all’applicazione di iniziative allo scopo di perseguire la cura definitiva del Diabete di Tipo 1, anche con il supporto di tecnologie innovative ed avanzate.
La Fondazione Italiana Diabete Onlus si avvale del supporto di un Comitato Scientifico composto da medici e ricercatori italiani e stranieri di riconosciute competenze, presieduto dal Prof. Camillo Ricordi.
4) Durante gli ultimi trent’anni il diabete di tipo 1 (T1D) ha rappresentato una delle aree di maggior interesse di ricerca e terapia per l’Istituto Scientifico San Raffaele. Con l’obiettivo di approfondire ed espandere la ricerca di base e clinica in materia, nella seconda parte del 2007 il San Raffaele ha creato un indipendente, specifico Istituto di Ricerca interamente deputato al T1D, denominato Diabetes Research Institute (DRI). L’istituto DRI è parte della Federazione Internazionale DRI (DRI-NET) che comprende altri 121 DRI distribuiti nel mondo. Il DRI è composto di sei unità di Ricerca di Base e cinque Gruppi di Ricerca Clinica. L’obiettivo di base del DRI è di prevenire e curare il diabete di tipo 1.
Per raggiungere questo obiettivo sono messi in opera due programmi specifici che utilizzano modelli animali e pazienti:
1. Previsione e prevenzione di T1D. Scopo: definizione dei meccanismi patogenetici di induzione e progressione dell’autoimmunità e sviluppo di strategie per l’arresto/reversione della progressione di T1D.
2. Rimpiazzo/sostituzione di cellule beta e terapia cellulare nel T1D. Scopo: sviluppo di innovativi sistemi di induzione tolerogenica, di riduzione dell’immunosoppressione e di terapie di rigenerazione cellulare delle isole per prolungare la sopravvivenza di cellule beta native o trapiantate.
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“Non c’è vita senza ricerca, non c’è ricerca senza l’attesa”. (Platone)