Mancano pochi giorni alla celebrazione della festa dei lavoratori ed oggi cerchiamo di offrire in questo piccolo spazio una informazione d’insieme sulle regole alla base del riconoscimento della cosiddetta invalidità civile per i diabetici, con particolare riferimento al collocamento lavorativo mirato: attenzione non è una via che garantisce occupazione anzi oggi ha più l’amaro sapore di un bustina vuota, senza zucchero. Le questioni qui riportate si rivolgono a quanti si poggiano su determinate e disagiate condizioni economiche e si riferisce solo al rapporto di lavoro di subordinato, dipendente.
Ricordiamo che il diabete mellito, ben compensato, non e? un ostacolo per l’inserimento nel mondo del lavoro e non implica una riduzione della capacita? lavorativa; solamente le manifestazioni acute di scompenso e le complicanze croniche tardive possono compromettere le prestazioni psico-fisiche del lavoratore e condizionarne l’idoneita?. Per quanto riguarda la specifica area di tutela nei confronti del lavoratore diabetico, lo stesso è esonerato dalla legislazione nel lavoro a turni e/o notturno, per non mettere a rischio il mantenimento di una costanza temporale delle abitudini terapeutiche ed alimentari con conseguente scarso compenso metabolico.
Sempre per quanto riguarda il lavoro e i diritti del diabetico c’è un capitolo grande come una casa e si riferisce all’utilizzo dell’alibi malattia per non assumere chi ha la malattia e non è invalido, come casi recenti di cronaca insegnano. A tal proposito ci ripromettiamo di affrontare nel profondo questo spinoso e dolente aspetto – discriminante per noi diabetici.
Le Percentuali di Invalidità
Il requisito minimo è essere affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica ed intellettiva che riducono la capacità lavorativa della persona in misura non inferiore ad un terzo (superiore al 33%)
Ecco i benefici a seconda della percentuale di invalidità :
Meno di 33% : NON INVALIDO
· Da 34%
Ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità
· DA 46%
Collocamento mirato
· Da 51%
congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL
· Da 67%
esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera regionale di libera circolazione, con tariffa agevolata, con limite ISEE pari o inferiore a euro 16.000
· Da 75% assegno mensile, concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni i prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito per usufruirne. E’ incompatibile con altri redditi pensionistici. Per chi supera i 65 anni d’età è previsto l’assegno sociale dell’INPS.
· 100%
Fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua. Esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera di libera circolazione gratuita. Pensione di inabilità per le persone di età compresa tra 18 e 65 anni, nei rispetti dei limiti reddituali.
· 100% più indennità di accompagnamento
Si intende la persona incapace di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.
Oltre ai benefici del punto precedente: indennità di accompagnamento indipendentemente dall’età e dai redditi posseduti, che viene sospeso durante i periodi di ricovero gratuito in istituto. Per chi supera i 65 anni c’è l’assegno sociale dell’INPS.
(Documentazione fonte INPS)
Diabete mellito
Documentazione clinica idonea per la descrizione del controllo glicemico:
• Emoglobina glicata (A1c)
• Autocontrollo glicemico
• Documentazione clinica riguardante ricoveri e/o accessi al PS per crisi ipo- o iperglicemiche
Graduazione del controllo glicemico
1. Buon controllo glicemico definito da emoglobina glicata (A1c) _ 7% in assenza di gravi
ipoglicemie
2. Mediocre controllo glicemico definito da A1c superiore a 7%, ma inferiore al 10%, per almeno
1 anno
3. Diabete scompensato definito da:
• A1c > 10% per almeno un anno
oppure
• indipendentemente dalla A1c la presenza di più di 3 ricoveri/ anno per
chetoacidosi o coma iperosmolare
oppure
• diabete instabile con frequenti crisi ipoglicemiche gravi (con perdita di
coscienza): più di 3 episodi/anno
*NOTA: è da considerare diabete scompensato solo il diabete già in terapia insulinica; la
presenza di uno scompenso cronico in un diabetico trattato con sola terapia orale va corretta
con terapia insulinica.
Documentazione clinica idonea per la descrizione della retinopatia:
• Valutazione oculistica, con valutazione dell’acuità visiva (se necessario con correzione
ottica) e del campo visivo
• Fundus oculi
• OCT o Fluorangiografia
Documentazione clinica idonea per la descrizione della nefropatia:
• Valutazione del filtrato glomerulare stimato (VGF) secondo quanto riportato nel capitolo
dell’apparato urinario
• Valutazione della proteinuria e dell’albuminuria
Documentazione clinica idonea per la descrizione della neuropatia:
• Elettromiogramma
• Tests per la valutazione della neuropatia autonomica
• Valutazione sensibilità vibratoria mediante diapason
• Rx o RM piede
• Eco vescicale pre e post-minzionale (per la vescica neurogena)
• Rx tubo digerente o scintigrafia per la valutazione della gastroparesi
• Valutazione neurologica completa
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Documentazione clinica idonea per la descrizione dell’arteriopatia:
• Ecolordoppler arterioso arti inferiori
• AngioTAC o RM vasi periferici
• Valutazione chirurgica vascolare
CLASSI FUNZIONALI
1. Classe 1: Diabete mellito tipo 2, indipendentemente dal grado di compenso glicemico, in
terapia orale e/o iniettiva non insulinica (exenatide, liraglutide) o con sola dieta e NON
complicato
2. Classe 2: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 insulino-trattato in buon compenso (A1c _ 7.0%) e
NON complicato
3. Classe 3: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 insulino-trattato in mediocre compenso glicemico
(A1c >7% e <10% per un periodo _ 1 anno) nonostante adeguato trattamento e
autocontrollo glicemico, e/o con complicanze solo strumentalmente rilevate
4. Classe 4: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 in buon compenso con complicanze renali e/o
oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di grado lieve
• Nefropatia lieve definita da: VFG ³60ml/min con proteinuria <0.5gr/die o albuminuria
<300mg/die
• Retinopatia non proliferante, moderata, definita da microaneurismi ed emorragie con
essudati, senza edema maculare
• Neuropatia strumentalmente rilevata e definita da segni riferibili ad alterazioni
specifiche della sensibilità tattile, dolorifica e termica
• Arteriopatia ostruttiva strumentalmente rilevata con claudicatio che compare tra 200-
500 m.
5. Classe 5: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica scompensato* NON
complicato e/o con complicanze solo strumentalmente rilevate
6. Classe 6: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica in mediocre compenso con
complicanze renali e/o oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di grado lieve
7. Classe 7: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica scompensato* con
complicanze renali e/o oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di grado lieve
8. Classe 8: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2 in buon compenso con complicanze di grado
moderato
• Nefropatia moderata definita da: VFG tra 60 e 20 ml/min e/o proteinuria tra 0.5 e
3gr/die (o albuminuria >300mg/die)
• Retinopatia lieve o moderata non-proliferante con edema maculare e deficit visivo
oppure retinopatia proliferante
• Neuropatia strumentalmente rilevata e definita da segni riferibili ad alterazioni
specifiche della sensibilità tattile, dolorifica e termica con sintomatologia dolorosa
• Arteriopatia ostruttiva con claudicatio a meno di 200 m. senza dolore a riposo o lesioni
ischemiche
9. Classe 9: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2 in mediocre compenso con complicanze di
grado moderato
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10. Classe 10: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica scompensato* con
complicanze di grado moderato
11. Classe 11: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2, indipendentemente dal trattamento e dal
grado di controllo glicemico con complicanze gravi
• Nefropatia grave definita da: VFG < 20 ml/min con o senza proteinuria
• Retinopatia proliferante o non-proliferante grave con residuo visivo corretto non
superiore a 1/10 o con residuo campimetrico binoculare < 30%
• Neuropatia diabetica grave definita da: presenza di ulcere torpide, piede di Charcot,
ipotensione posturale con episodi lipotimici ricorrenti, gastroparesi con difficoltà
all’alimentazione, vescica neurogena con necessità di cateterizzazione, amiotrofia
• Arteriopatia ostruttiva grave agli arti inferiori definita da presenza di dolore ischemico a
riposo, gangrena, amputazioni maggiori
Ipoglicemie
Vanno qui considerate solo le ipoglicemie non correlate alla malattia diabetica. Le ipoglicemie
postprandiali (reattive) di solito si autolimitano e non determinano situazioni invalidanti,
risolvendosi con terapia dietetica appropriata. Altre ipoglicemie, per esempio da insulinoma
(diagnosi con rapporto insulina/glicemia < 0,5 a digiuno e glicemia < 50 mg/dl) si risolvono con
restitutio ad integrum quando l’asportazione della neoplasia è possibile. In alternativa l’ipoglicemia
prolungata o gravi attacchi ripetuti di ipoglicemia possono portare a deterioramento mentale e
danno cerebrale. In anamnesi rilievo di episodi di perdita di coscienza soprattutto a digiuno; la
documentazione clinica si riferisce a ricoveri e/o accessi al PS per ipoglicemie gravi.