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NeveDiabete maltrattato per molto troppo tempo, anni? Che succede, o meglio quali problemi si possono formare lungo il cammino? La stragrande maggioranza dei dolcissimi ha solo il diabete e basta, solo una parte di noi va incontro a complicanze patologiche dovute alla matrice diabetica e ha un stato di evoluzione e controllo del compenso glicemico difficile, ostico. Allora le solite complicazioni organiche a occhi, reni, nervi, arterie e cuore finisco per avere un effetto domino da tenere presente, sia per scongiurarle cercando di avere il diabete, la glicemia sotto controllo, sia per gestirle al meglio possibile una volta presenti e diagnosticate.

La neuropatia diabetica è una complicanza frequente del diabete che può interessare sia il sistema nervoso periferico, sia il sistema nervoso autonomo.

Nel caso del neuropatia periferica, generalmente si tratta di una polineuropatia polidistrettuale, di solito simmetrica, distale e più frequentemente interessa gli arti inferiori, più raramente è prossimale. La neuropatia autonomica invece presenta sintomi del tutto diversi. Quest’ultima, tra i diversi impatti che può avere, porta ad alterazioni urologiche, disfunzioni vescicali e vescica neurogena

Tra le infiammazioni alla vescica e reni una delle più presenti è data dalla pielonefrite acuta: il termine pielonefrite si riferisce all’infezione batterica del parenchima renale. Nelle donne circa il 20% delle batteriemie acquisite in comunità sono attribuite a pielonefrite. La pielonefrite è poco frequente negli uomini con una via urinaria normale. In pazienti che hanno infezioni ricorrenti e nessun’anomalia strutturale, i normali meccanismi di difesa possono essere diminuiti.

Infiammazione della pelvi o bacinetto renale, dove confluisce il prodotto terminale della filtrazione, che viene poi convogliato negli ureteri. Il processo flogistico è generalmente causato da un’infezione urinaria ascendente (uretriti, cistiti, prostatiti) non adeguatamente trattata. Esistono alcune condizioni che predispongono all’insorgenza della pielonefrite: il ristagno d’urina, la presenza di calcoli, la gravidanza (poiché l’utero gravido può comprimere le vie escretrici), il diabete, le malattie debilitanti.

Nelle forme acute, la pielonefrite è spesso associata a febbre e crisi di brividi; il dolore, di tipo gravitativo, interessa i lombi (bassa schiena). Altri sintomi caratteristici sono quelli nell’eliminazione delle urine. Nella pielonefrite cronica i sintomi sono meno evidenti, con possibili periodi di relativo benessere interrotti da periodi di riacutizzazione; sono tuttavia possibili gravi complicanze con alterazioni strutturali e perdita della funzione renale.

L’infezione può avere varie origini. Il legame con la patologia diabetica si presenta nella vescica neurologica (spesso data da neuropatie periferiche, come accade ad esempio con la neuropatia diabetica autonomica o da lesioni del midollo spinale).

Solitamente questa infezione batterica è trattata con lunghi cicli di antibiotici, in modo di essere sicuri di aver eliminato in maniera radicale i microorganismi dalle vie urinarie. Comunque, alla fine di tutto, deve restare sempre incardinato nella nostra coscienza e senso di responsabilità il mantenere ben compensata la nostra glicemia per non andare incontro a questi problemi.