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Oggi un’esclusiva internazionale sul blog il mio diabete, la prima intevista fatta in casa (detto tra noi), ovvero per via elettronica. L’ultimo arrivato nella famiglia dei bloggers Peter Donovan intervista Roberto Lambertini su argomenti sorprendenti nella vita di un diabetico del tipo: esiste la malattia in altre parti dell’universo? Il nudismo assieme al crudismo fanno calare di peso? Dianetics e Diabetics sono due volti della stessa medaglia? Tante domande deficienti d’accordo ma per affrontare un argomento interessante e lucente ogni giorno tra dosi d’insulina, mg/dl della glicemia e molto altro ancora da sciorinare e scoprire.

Peter: Cari lettori comodamente seduto ai piedi di una sequoia qui tra le fresche frasche delle foreste dell’Adirondack con in mano il tablet collegato a piena copertura del segnale wi-fi mi accingo a fare alcune domande all’accaldato (penso) Roberto Lambertini. In particolare interessa sapere cosa c’è alla base di un miglioramento rivoluzionario nella vita con il diabete registrato nel corso delle ultime settimane?

Roberto: una certezza non la posso dare, l’unico dato sicuro sta nel corso di più di un mese con glicemia stabile all’interno di una ventaglio di valori tra 80 e 140, 150 mg/dl, senza sobbalzi dopo i pasti e ipeglicemia o ipoglicemia.

Peter: Caspita ma ha dell’incredibile tutto questo! A 51 anni di distanza dalla scoperta del diabete riuscire ad avere un risultato del genere getta basi nuove e interessanti per gli scenari di recupero a una gestione decente della malattia. Non hai fatto delle ipotesi circa la tua “luna di miele” (spesso si ha una interruzione dei sintomi subito dopo la fase di esordio del diabete tipo 1. Questa fase, nota come luna di miele, dura per alcuni mesi, dopodiché i sintomi si presentano nuovamente e permangono stabilmente dando luogo, definitivamente, allo stato di diabete. La spiegazione di questo fenomeno è da ricercarsi nell’iperproduzione compensatoria di insulina da parte delle cellule ?) postuma?

Roberto: una idea me la sono fatta e penso sia il frutto di un concorso di situazioni favorevoli che proverò ad illustrare. La prima cosa è l’articolazione ottimale della somministrazione basale d’insulina attraverso il microinfusore e una adeguata reazione a eventuali tendenze in atto della curva glicemia segnalate sia dal sensore glicemico che dal tradizionale controllo effettuato tramite il glucometro. E ancora avanzo due altri ipotesi: a distanza di 9 anni dall’inizio del trattamento farmacologico con iniezioni di anti TNF per arrestare il processo infiammatorio dell’artrite reumatoide (malattia autoimmune) avanzo l’idea che tale effetto lo stia facendo anche sul diabete, ovvero di tamponare il suicidio/omicidio delle cellule beta produttrici d’insulina. Per ultimo la mia condizione interiore in equilibrio e senza più ansia gioca anch’essa un ruolo positivo in tutto questo.

Peter: molto interessante. I medici che dicono a tal proposito?

Roberto: ancora non li ho sentiti e visti, lo farò nei primi giorni d’agosto. Voglio proprio ascoltare la loro opinione a tale proposito anche sul fatto di mantenere la glicemia in ordine con 12 ore di stop continuativo dell’erogazione dell’insulina in diverse occasioni.

Peter: bene Roberto hai dato notizie interessanti ed ora restiamo in attesa dei risultati di questi tuoi appuntamenti per saperne di più e meglio. Alla prossima

Arriva l’ora del pranzo e soddisfatto per questa positiva chiaccherata mi godo un frugale pasto con un pic-nic nel verde a base di riso con piselli e funghi accompagnato da un contorno di zucchine trifolate e una buona birra.