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Per iniezione si intende la somministrazione di un farmaco nei tessuti tramite una siringa o un ago cavo.

Noi diabetici conosciamo e sappiamo bene cosa vuol dire e cosa comporta in pratica la parola iniezione, puntura, poiché per via sottocutanea iniettiamo più volte al giorno (almeno 4) l’insulina nel grasso sottocutaneo tra cute e muscolo

Le iniezioni, oltre a consentire un rapido effetto terapeutico del farmaco somministrato, rappresentano una valida alternativa alla terapia orale (soprattutto in caso di pazienti incoscienti o con alterazioni neurologiche e chirurgiche del tratto gastrointestinale, o per evitare l’effetto di primo passaggio) e inoltre permettono la somministrazione di farmaci che possano essere inibiti dai succhi gastrici (ad es. l’insulina).

L’uso di aghi o siringhe infetti può costituire veicolo per la diffusione di malattie. Gli svantaggi delle iniezioni sono rappresentati dalla possibile comparsa di complicanze infettive, danni tissutali, embolia gassosa e reazioni allergiche. A tale proposito la pelle e i tessuti di cui sopra di un diabetico andrebbero con regolarità visionati dal medico per controllare se le aree soggette alle punture sono infiammata, indurite o vedono la presenza di grumi, lipodistrofie tipiche sia di una mancata rotazione dei luoghi d’innesto che di una sorta di reazione avversa all’iniezione da capire nella sua causa e origine.

Un caso che si può presentare con il diabete, seppur circoscritto in una minoranza estrema di situazione è costituito dalla lipomatosi un disturbo che si caratterizza per la crescita di numerosi lipomi nei tessuti: detti lipomi sono degli accumuli di grasso classificati come tumori benigni, in genere di natura sottocutanea. Nella lipomatosi i lipomi possono localizzarsi dappertutto, tanto che esistono delle forme specifiche della malattia a seconda della zona colpita. Lipomatosi gravi sono associate a dolore e alterazione della sensibilità e del tatto. Ad esempio la lipomatosi di Krabbe è un disturbo ereditario caratterizzato dalla formazione di numerosi lipomi sottocute, come noduli grandi quanto un bottone o più piccoli, tutti localizzati su addome, spalla, arti superiori e cosce.

La lipomatosi simmetrica multipla coinvolge invece tutto il corpo, con lipomi grandi che fanno pensare ad adiposità localizzate più che a noduli. Nei casi di lipomatosi simmetrica multipla si associa una neuropatia e la possibilità di ulcerazioni dovute alla perdita di sensibilità periferica.

Esistono poi lipomatosi pelviche che creano disfunzioni vescicali, lipomatosi epidurali (con compressione e danneggiamento del midollo spinale, ad esempio nella SIndrome di Cushing) e lipomatosi addominali (associate a dispnea e diabete di tipo mellito).

Quali sono le cause della lipomatosi? Non è chiaro cosa provochi una lipomatosi, ma le teorie più accreditate parlano di squilibri ormonali o neurologici che causerebbero questi accumuli di grasso, mentre il trattamento, abbina la terapia farmacologica (in caso di squilibri ormonali e neuropatie) a quella chirurgica, con la rimozione dei lipomi.

Prima dell’avvento dell’odierna insulina ricombinante (1980/82), e in particolare con l’impiego di quella di sintesi animale, in specie di estrazione bovina, si sono registrati casi, seppur marginali di reazione ormonale con casi di ipogonadismo, ginecomastia e lipomatosi in diabetici tipo 1. Oggi tutto questo appartiene al passato e come le cose già andate nessuno ci pensa e se ne cura, quel che resta da ricordare, ancora una volta è di guardare i punti oggetto di iniezione e se il diabetologo non lo fa, si chiede venga fatto, in particolare per i più giovani.