Gli antichi profeti lo avevano previsto: tra qualche anno non scomparirà il diabete dalla faccia della terra, sicuramente il tipo 2 mentre sul tipo 1 non mi pronuncio. Invece scomparirà diabetologia intesa sia come specializzazione medica, congiuntamente o disgiuntamente da endocrinologia, per ragioni di economia sanitaria e di revisione delle stesse discipline scientifiche appartenenti alla medicina. Non solo diabetologia fa parte di questo scombussolamento accademico, scientifico: un poco l’intero ventaglio di specializzazioni della medicina saranno toccate, un esempio concreto e pratico ebbi a leggerlo due mesi fa, e la cosa passo inosservata. ROMA, 23 GIU – E’ ai nastri di partenza la nuova Società italiana di gastroreumatologia (Sigr) per la ricerca e la migliore gestione di pazienti complessi.
Artrite reumatoide, Spondiloartriti, Morbo di Crohn e Rettocolite ulcerosa – quest’ultime due denominate malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) – sono apparentemente malattie diverse, senza grandi punti di contatto. Solo di recente si è individuato un meccanismo comune: “Sia nelle malattie gastrointestinali che in quelle reumatologiche infatti c’è un aumento dell’infiammazione mediato da molecole chiamate citochine, che producono il danno articolare da una parte e della mucosa intestinale dall’altra”, spiega Vincenzo Bruzzese, presidente della nuova società scientifica SIGR e Direttore della UOC di Medicina Interna Servizio di Reumatologia dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita di Roma.
“La citochina più coinvolta in questo processo è denominata Tumor Necrosis Alpha (TNF?) ed esistono, da alcuni anni, dei farmaci biologici fondamentali per la cura di questo gruppo di patologie apparentemente eterogenee”. Il collegamento è stato suggerito dal fatto che alcune malattie infiammatorie intestinali, nel loro decorso, possono complicarsi con patologie di tipo reumatico, ad esempio a carico della colonna vertebrale ma anche a carico delle articolazioni periferiche, con un quadro clinico simile all’artrite reumatoide. La SIGR nasce con lo scopo di approfondire gli studi sia dal punto di vista epidemiologico che diagnostico e terapeutico su questa associazione tra le malattie reumatiche e quelle gastroenterologiche. La nuova Società si propone dunque di far dialogare e collaborare strettamente le figure del reumatologo e del gastroenterologo, al fine di meglio studiare queste profonde correlazioni e di procedere ad una condivisione maggiore su protocolli terapeutici, screening e follow up, afferma Bruzzese.
L’obiettivo, chiariscono gli esperti, è quello di migliorare le conoscenze per meglio curare i pazienti affetti da patologie croniche, spesso invalidanti, che colpiscono contemporaneamente l’intestino e le articolazioni e che hanno una causa comune. Patologie che sommate insieme contano circa 1 milione di pazienti solo in Italia e il cui impatto sul peggioramento della qualità della vita è estremamente pesante.
E questa notizia cosa c’entra con il futuro di diabetologia? Allora nel giro di un paio di anni, precisamente tra il 2015 e 2016 si arriverà a un dimezzamento degli organici di medici nei centri di diabetologia. Nel mio, Bologna, si passerà dagli attuali 7 a 3, due pensionamenti senza ricambio e due revoche di incarico a termine. Nell’immediato tale fatto porterà ad un allungamento dei tempi d’attesa per l’accesso alla struttura e per essere visitati, come è logico che sia. Ma nel giro di minimo cinque, massimo dieci anni si passerà alla sparizione delle strutture dedicate alla patologia diabetica attraverso un processo automatico e informatico di verifica dei dati sanitari del paziente (telemedicina) con relative prescrizioni terapeutiche digitalizzate e richieste di diagnostica o approfondimento verso altre branche della medicina sempre in via telematica.
Pertanto cominciamo a prendere nota di quanto sopra e a prepararci mentalmente poiché la fase di transizione non sarà una passeggiata , ed essere pronti per il girotondo saprà esserci d’aiuto.