Il reattore di insulina bio ßAir Bio Artificial Pancreas si candida per il trattamento del diabete di tipo 1. La DiabetesIsraeli Beta–O2, una società israeliana appena uscita dal riserbo della fase di sviluppo, ha annunciato che il suo pancreas bio–artificiale ßAir sarà sottoposto a una sperimentazione clinica, grazie ad un finanziamento della Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF). La prova iniziale coinvolgerà otto pazienti presso l’University Hospital di Uppsala in Svezia che utilizzeranno il nuovo dispositivo per circa due anni per valutare la sicurezza, la sopravvivenza e la funzione delle cellule endocrine del pancreas impiantate.
Il dispositivo contiene in realtà isole di Langerhans, le cellule che producono insulina e glucagone, che hanno lo scopo di funzionare insieme in modalità molto simile a un pancreas sano. Dal momento che le cellule viventi mettono su “casa” all’interno del dispositivo ßAir, i pazienti dovranno mantenere la colonia sana in modo simile a unTamagotchi alimentando aria ossigenante ogni 24 ore.
Il dispositivo viene impiantato sotto la pelle e collegato all’esterno tramite 2 porte. Il meccanismo di rifornimento è molto facile da usare, richiede competenze tecniche minime per il funzionamento, e ha pochissime possibilità di errore. La procedura di rifornimento richiede appena 2 minuti e attiva un allarme se qualcosa va storto.
All’interno del bioreattore, le cellule sono impiantati in una struttura idrogel che fornisce un ambiente confortevole per la riproduzione delle cellule. Inoltre, questa struttura offre una protezione dal sistema immunitario, il che significa che i pazienti non hanno bisogno di una terapia immunosoppressiva come sarebbe necessario con un trapianto di isole convenzionale.