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TeffE’ uno dei cereali più piccoli al mondo, una punta di spillo, ma questi micro-semi, biancastri nella varietà più pregiata, sono alla base dell’alimentazione degli etiopi coi suoi maratoneti da medaglia olimpica, e si stanno rilevando ”un superfruits” senza glutine che, al pari dell’amaranto, stanno innovando e integrando la dieta delle persone con celiachia. Il Cra, Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, ne sta sperimentando a Montelibretti, in provincia di Roma, la coltura.

”L’interesse per il teff da parte del Cra-Qce – spiega Laura Gazza, ricercatrice dell’Unità di Ricerca per la Valorizzazione Qualitativa dei Cereali – nasce da alcuni dati preliminari ottenuti nella linea di ricerca seguita da oltre un decennio. Da alcuni saggi in vitro il teff risultava essere un cereale alternativo sicuro per i pazienti celiaci, al pari di riso, mais, quinoa ed amaranto. Nella scorsa annata agraria, grazie alla collaborazione di alcuni studiosi conoscitori della realtà etiope ed eritrea, abbiamo avuto la possibilità di seminare presso i nostri campi sperimentali in località Montelibretti, una prova con tre genotipi di teff, due a seme bianco ed uno a seme rosso per un totale di circa 750m2”.

La semina è stata effettuata a mano e si sta attualmente studiando la migliore tecnica di raccolto a macchina, raccolto peraltro imminente. ”Grazie anche all’annata particolarmente piovosa la coltura è andata molto bene – precisa la ricercatrice del Cra – con un ciclo produttivo molto corto, circa 50 giorni.

Il nostro interesse è volto a studiarne le possibilità di trasformazione in prodotti adatti al mercato italiano e a caratterizzare nel prossimo autunno i 3 genotipi dal punto di vista agronomico, tecnologico e nutrizionale con il fine ultimo di valorizzare questo cereale primaverile per il suo possibile uso come prodotto adatto non solo per i pazienti afflitti da intolleranze al glutine, ma anche per la popolazione generale sempre più attenta alle caratteristiche nutrizionali e salutistiche del cibo”.

Il teff in Italia si trova già nei circuiti specializzati ma, secondo il responsabile marketing del gruppo Pedon Luca Zocca, ”potrebbe diventare interessante per la grande distribuzione organizzata (Gdo). Noi, che siamo già presenti in Etiopia, ci stiamo lavorando. Per l’approdo negli scaffali vanno però prima verificate le possibilità di costante approvvigionamento e fare le prove di condizionamento di questo prodotto nutrizionalmente molto proteico adatto a regimi alimentari gluten-free”.