Per gli amanti della fiction, telenovela, romanzi d’appendice una buona notizia finalmente: prosegue il successo mediatico del nuovo millennio intitolato – Solo 48 ore. Protagoniste le nuove star del frigo: Tresiba e Degludec. Una fiction prodotta da Novo Nordisk, sotto la regia dell’ European Medicines Agency e non solo, ma anche dell’EASD e molti altri ancora.
Ieri le maggiori agenzie d’informazione riportavano questo dispaccio che ripropongo
VIENNA, 18 SET – Nel mondo, sono 497.100 gli under 15 affetti da diabete di tipo 1 e, ogni anno, secondo i dati dell’International Diabetes Federation (IDF), ben 79.000 sviluppano la malattia, con un tasso di crescita del 3% annuo.
Rispetto agli adulti, nei bambini la malattia presenta sfide specifiche, come la difficoltà di far accettare restrizioni alimentari o quella di monitorare le loro attività o il livello di glucosio. Inoltre, ancor più che negli adulti, ha impatto su relazioni, amicizie e performance scolastiche. Su di loro è stata testata l’efficacia dell’insulina degludec ad assunzione giornaliera, comparandone gli effetti con l’insulina basale detemir, entrambe in associazione con quella in bolo Novolog. Lo studio, presentato nel corso del congresso dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD), è stato condotto su 350 pazienti da 1 a 17 anni con diabete di tipo 1 nel corso di 52 settimane. E’ il primo, sottolineano i ricercatori, ad esaminare la sicurezza a lungo termine, nei bambini e negli adolescenti, di degludec, insulina per adulti che offre una durata d’azione oltre le 42 ore e che consente, quindi, molta flessibilità nell’orario del dosaggio.
I risultati mostrano che la combinazione degludec-Novolog consente un controllo glicemico più efficace e a lungo termine rispetto a quella detemir-Novolog. Entrambe mostrano tassi simili di ipoglicemia e di eventi avversi.
Nuovo? No Novo e trattato con perlana, per non tirarla troppo sulle lunghe vi ripropongo un estratto, rassegna di post trattanti il tema insulina Degludec – Tresiba, se volete sbizzarrirvi nel rinfrescarvi la memoria ne avete l’opportunità.
1. Ah dimenticavo una novità concreta per noi diabetici c’è già e riguarda la messa in distribuzione nel corso del 2013 della nuova insulina a lungo termine (basale) denominata: degludec, nome commerciale Tresiba della Novo Nordisk con un arco d’azione superiore alle 40 ore.
https://ilmiodiabete.com/2013/01/01/buon-anno/
2. Anche sul versante insulina viene confermata per la fine dell’anno in corso, massimo al principio del 2013 l’arrivo della Degludec, la cui prestazione contribuirebbe a ridurre del 25% il rischio d’ipoglicemia e l’arco di durata si espande sulle 48 ore.
https://ilmiodiabete.com/2012/05/29/situazioni-ambientali/
3. Oggi lo scenario si ripresenta in chiave più problematica con la nuova insulina Tresiba (Deglutec), una basale il cui raggio d’azione si sparge per quarantotto ore e promette di ridurre del 25% il rischio ipoglicemia. Il caso della predetta insulina è interessante poiché in un primo tempo si erano diffuse notizie varie e avariate su la effettiva disponibilità del farmaco, tra dietrofront e avanti march, poi una volta dipanata la diatriba su Tresiba si va a scoprire che l’insulina è disponibile e concessa sul prontuario farmaceutico europeo da almeno un anno, come in buona parte delle nazioni del vecchio continente. Da noi si aspetta l’autorizzazione da parte dell’AIFA, Agenzia nazionale del farmaco, per l’erogazione sul territorio nazionale che verrà fatta probabilmente dietro piano terapeutico e distribuzione controllata presso le farmacie ospedaliere. Come mai questo ritardo? La questione non ha a che fare con aspetti medici, sanitari d’altronde sarebbe assurdo dato l’ok ricevuto dal farmaco in tutto il pianeta da parte delle varie autorità nazionali, la ragione della presa di tempo è puramente legata ai costi aggiuntivi a carico del capitolo sanità del bilancio dello stato e con i drammatici problemi di “tenuta” dei conti anche il visto per una medicina dal costo unitario a confezione di circa 250 € diventa un problema. l fatto interessante attorno alla questione Tresiba è il silenzio universale da parte del fronte aggregativo, associativo del mondo diabetico: non ho sentito levarsi, anche solo a chiedere ragguagli, alcuna associazione di associazioni di diabetici a livello nazionale, come di medici o altro. E’ vero che di insulina il catalogo in prontuario è ricco, sia di quelle a basso costo che no, ma ciò non giustifica il silenzio, il troppo perdurare di questa silenzio attorno al tema, e il me ne frego non è una risposta anche se un comportamento sempre molto diffuso nel nostro amato suolo nazionale.
https://ilmiodiabete.com/2013/11/18/diatriba/
Ora non faccio domande a organizzazioni scientifiche, giornalistiche, governative, e chi ne ha più ne metta, soltanto una cosa: per il prossimo viaggio, nel 2015, prendo una 24 o una 48 ore?