I gabinetti odontoiatrici sono stati messi, in modo univoco, a identificare i pazienti con diabete e tra questi coloro che sono a rischio di complicanze, secondo un articolo pubblicato nel numero di ottobre di Diabetes Clinical.
Satheesh Elangovan, BDS, Sc.D., DMSc ., presso la University of Iowa College of Dentistry a Iowa City, e colleghi affrontano le interrelazioni tra il diabete e le condizioni dentali, fornendo approfondimenti sia per i professionisti del settore dentale che nell’ambito medicale.
I ricercatori fanno notare che le persone più anziane visitate sia da un dentista che da un medico di base (nel 2011, circa il 58 per cento di quelli di età > 65 anni ha visitato un dentista contro il 38 per cento che ha visitato un medico di assistenza primaria). Il diabete ha diverse manifestazioni e problematiche patologiche afferenti il cavo orale e i dentisti sono potenzialmente in grado di identificare i pazienti diabetici che sono a rischio. I pazienti possono essere immessi in un programma di richiamo come misura preventiva, offrendo l’opportunità per il monitoraggio. Esami parodontali possono anche essere utilizzati per identificare le persone affette da diabete, con una precisione del 92 per cento risultato visto in uno studio che ha coinvolto 506 pazienti odontoiatrici. I dentisti dovrebbero essere addestrati a riconoscere i pazienti ad alto rischio di diabete. I dentisti e il loro personale ausiliario possono anche fornire una guida per i pazienti ed aiutarli a raggiungere il controllo glicemico.
“Con il previsto aumento delle malattie croniche, tra cui il diabete, e la crescente carenza di medici di base, è sempre più importante per gli operatori sanitari medici e dentisti di lavorare in stretta collaborazione per affrontare questa crisi della salute pubblica,” scrivono gli autori.
Ho voluto condividere con i lettori italiani questa ricerca made in USA poiché Roberto mi ha riferito delle analogie fra i due paesi e con l’aggravante vostra di avere una salute odontoiatrica molto scarsa e pressoché a carico del singolo cittadino.