Solitamente mi trovate a scrivere di post riguardanti nuove ricerche e accattivanti strumenti per il controllo e terapia del diabete, un cosa che trovo congeniale nel tentativo di offrire spunti per una riflessione selettiva e mirata verso quanto può essere affidabile e ha gradi di sostanza nella corsa ad ostacoli lungo la vita con il diabete.
Oggi do io l’avvio del mese solitamente tracciato da Roberto con un bilancio del periodo appena trascorso, ma essendo impossibilitato faccio da apripista, e voglio farlo prendendo spunto proprio dall’utilizzo dell’informazione come sistema sì di comunicazione ma anche di potere e condizionamento delle opinioni e scelte.
Concordo con il fondatore del blog circa il dato oggettivo della mancanza di una informazione completa e seria circa la salute e il diabete: in particolar modo troppo spesso per cercare di catturare l’attenzione, sia nei media tradizionali (stampa, TV) che nella rete tramite i siti e reti sociali si sparano titoli sensazionali e articoli molto approssimativi da parte di informatori della “domenica”, con una ricaduta sulla credibilità di questi strumenti.
Mentre divergo da Roberto sul ruolo e la presenza nei social network. Considero internet una grande invenzione se viene utilizzato con saggezza. I social network sono utili ma bisogna farne un uso prudente perché non tutte le persone sono oneste e alcuni si iscrivono sotto falso nome pur sapendo che ciò è reato. La prudenza è un’ottima e saggia scelta di comportamento, per questo motivo non ho inviato mai a nessuno che non conosco richieste di amicizia ed ho sempre chiesto a chi, invece, ha inviato a me la richiesta di amicizia la motivazione. Sui social network si rischia di diventare numeri e, a dire il vero, c’è poco o niente di sociale, soprattutto se le persone ti contattano solamente per una bella foto del profilo o perché hanno letto qualcosa che hai scritto e che condividono come pensiero od opinione. Più che diventare sociali, stiamo diventando troppo virtuali e di conseguenza dei soprammobili da tenere se piacciono, oppure, da buttare se non piacciono più (o ti ignorano). Ecco perché sto sempre meno collegato virtualmente e scelgo di vivere la realtà. In tutto ci vuole la giusta misura, soprattutto nel trovare il vero senso del valore delle cose e delle persone, per non diventare “soggetti dipendenti da oggetti”.
Ragione per cui non avrete modo di trovarmi nei più popolari e diffusi social network: l’unica eccezione la faccio per Path, una rete la quale rispetta a mio avviso l’equilibrio tra condivisione e discrezione nei contatti.
La media dei valori glicemici degli autori del blog nel mese di ottobre è stata pari a 160 mg/dl, mentre la settimana scorsa la stessa ha visto un valore pari a 155 mg/dl.
Inizia il mese di novembre che culminerà il 14 con la giornata mondiale del diabete: quindi una mensilità diabetico centrica, e allora da parte di noi tutti l’augurio di un periodo sano ed equilibrato, positivo e vitale!