Il volo per Berlino è decollato regolarmente annuncia la torre di controllo. L’agente di polizia controlla i documenti al posto di blocco. Il gasista controlla l’impianto e il contatore. La potenza è nulla senza controllo. E non c’è istante della vita passato senza un controllo, da parte nostra o di altri. D’altronde una vita e sistema universale che si fonda sui paradossi ci fa convivere con il permanente fastidio in rapporto al vituperato/evocato controllo sulle e nelle umane situazioni e condizioni. Controllo è, in generale, sinonimo di esame, verifica, sorveglianza, esercitati con finalità di regolazione, orientamento, dominio.
E tu come ti senti? Controllore, controllato o abbandonato? La risposta secca e certa è: autocontrollato. Non sto certo a far qui la disamina dei controlli e autocontrolli, basta una parola per tutte a dare la sintesi: zucchero nel sangue, ovvero glicemia.
Ma ci sono diversi e specifici scenari da tenere presente e distratti da altre faccende, incuranti dello scorrere del tempo capita di restare come sorpresi e spiazzati davanti a certe situazioni. Nei fondamentali solitamente controlliamo di fare la glicemia e ancor più l’insulina nell’arco della giornata, qualcuno fa anche il monitoraggio dei carboidrati e va bene.
Ma ci sono altri controlli più sottili che finiscono per essere dimenticati come ad esempio la dotazione di farmaci e strumenti accessori per il diabetico: strisce e lancette. Anche sulla validità delle prescrizioni capita di dimenticare alcune informazioni importanti oggi: come il semplice fatto che una richiesta di esami e visite ha una durata massima di sei mesi, mentre quella per le medicine dura solo un mese.
Proseguo riportandovi un altro episodio accadutomi qualche settimana addietro: un giorno come tutti gli altri faccio il cambio del set microinfusore e dopo qualche ora trova la glicemia a 305 mg/dl, allora faccio un bolo correttivo ma a distanza di cinque ore il valore resta pressoché fermo, allora correggo con un paio di unità immesse con penna e ancora con intervallo di diverse ore il dato riportato resta invariato a quel punto ho deciso di cambiare di nuovo il set poiché la cannula doveva aver impattato contro un micro lipoma. Ma non solo: mi viene un sensazione: non è che la penna di insulina rapida che porto sempre con me stando molto tempo fuori dal frigo (più mesi) si è degradata? E infatti così stavano le cose: dopo aver buttato la penna e cambiata con una nuova e iniettato due unità di insulina la glicemia torna a normalizzarsi.
Debbo cercare di ricordarmi il cambio penna ogni mese poiché usandola di rado per via del microinfusore la memoria vacilla e passa di mente il farlo.
Ancora un piccolo trucchetto sia per l’iniezione con penna che innesto del set d’infusione al fine di non incappare in lipomi di varia dimensione o microvasi: fatelo da seduti e passate il palmo della mano nella zona interessata all’operazione; con il tessuto epidermico rilasciato, non teso è più facile intercettare i punti critici ed evitarli inserendo l’ago ad angolo molto ottuso.
Sabato scorso sono andato a ritirare la dotazione trimestrale del materiale di ricambio per il microinfusore e le strisce per il controllo della glicemia, nulla di nuovo da segnalare, tutto regolare. La media dei valori registrati la scorsa settimana è stata uguale a 145 mg/dl.
Buona settimana e lunedì.